Professione e Mercato

«Diritto in pillole per spiegare le norme»

di Flavia Landolfi

Beatrice Davini Bertaccini, 36 anni, è una notaia social della prima ora. È nella «rete» da quando ha aperto il suo studio a Massa, ormai sette anni fa.

«Ho profili su Facebook e Instagram che sono i social che uso di più - spiega - meno LinkedIn che per la mia professione trovo meno efficace essendo il social tarato su un profilo più aziendale». Per lei si tratta di una presenza imprescindibile oggi e nei suoi post dispensa pillole normative sui temi della sua attività. «Trovo davvero interessante - racconta - rendere fruibile e comprensibile una materia complicata come il diritto notarile: su Facebook per esempio posto contenuti su fisco o novità in materia giurisprudenziale che penso siano appetibili per chi mi legge».

Il tutto con un ritorno perché «il 10% dei clienti vengono proprio da un contatto sulla rete». Social sì, ma non solo. «È stato per me utilissimo anche inserire l’indirizzo dello studio su Google Maps, così come offrire un profilo della mia attività nelle presentazioni dei profili social: ho curato atti per clienti che si erano limitati a leggere solo il mio profilo», spiega. «Intendiamoci però, non uso i social a scopi pubblicitari: per la nostra categoria è importantissimo usare questi mezzi sempre nel rispetto della deontologia».

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