Professione e Mercato

Aggiornamento e soft skills le carte su cui puntare

di Elena Pasquini

Non si smette mai di studiare. Vecchio adagio che non fa eccezione nelle professioni giuridiche, tanto più in un mondo che corre veloce e si trasforma sotto la spinta di innovazioni in altri campi ai quali l’avvocatura presta la propria consulenza.

Il primo consiglio di Manuela Cavallo, partner dello studio Portolano Cavallo - che si è confermato per il terzo anno consecutivo come unico studio legale nel ranking Best Workplaces Italia 2019 di Great Place to Work® Italia - riguarda proprio l’aggiornamento, esteso a tutto ciò che può essere utile alla propria attività: dalla gestione del tempo alla delega, senza dimenticare altri aspetti di cambiamento che impattano sulle materie in cui ci si sta specializzando, come le tecnologie.

La ricerca di una propria collocazione professionale da parte del praticante, spiega l’avvocatessa, dovrebbe essere da un lato «analitico per la scelta degli studi a cui rivolgere la propria attenzione e candidatura», dall’altro capace di dare «una visione ampia delle possibilità che il mercato del lavoro gli offre, sperimentando, se necessario, anche diverse aree di attività e tipologie di studi».

Lungimiranza e focalizzazione le parole chiave per raggiungere i propri obiettivi. Fermo restando che l’ottima preparazione di base permette di ampliare il ventaglio delle possibilità, Manuela Cavallo sottolinea la valenza delle soft skills, non da ultima la capacità di accettare le correzioni, facendo tesoro dei feedback ricevuti per evitare di ripetere gli errori e migliorare le proprie prestazioni. Ma anche, racconta l'avvocatessa, «la capacità di lavorare in gruppo, di essere propositivi, avere buone doti organizzative e valori in linea con i nostri».

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