Professione e Mercato

Esame avvocati/9: dal rinvio della prova una chance in più per affinare la preparazione

Ampliata la platea possono accedere tutti i praticanti che abbiano compiuto la pratica entro il 21 febbraio 2021

di Nicola Graziano

La decisione annunciata dal ministro della Giustizia, affidandosi al suo profilo Facebook, di prevedere il rinvio delle prove scritte degli esami di Avvocato, Sessione 2020, prevedendo come possibile data di svolgimento la primavera del 2021, a causa evidentemente della pandemia da Covid– 19 che in modo sempre più diffuso sta interessando il nostro Paese, ha trovato conferma nel Dm Giustizia del 10 novembre 2020.
Una soluzione che ha generato notevoli polemiche, specialmente tra i giovani aspiranti alla toga di avvocato, che hanno parlato di salto generazionale gravissimo, chiedendo a gran voce che la sessione di esame anno 2020 non venisse spostata ma, piuttosto, che si potesse prevedere una modalità di svolgimento alternativa a quella classica delle tre prove scritte, magari con una unica prova orale che potesse essere strutturata per meglio consentire alle commissioni esaminatrici di verificare con pienezza la bontà della preparazione effettuata dagli aspiranti avvocato.

La scelta del Ministro
La decisione di Bonafede, però, è stata altra e si snoda in una serie di indicazioni.
In primo luogo si prevede che il differimento delle prove scritte senza però una indicazione certa della data di svolgimento delle stesse perché, in via prudenziale, è stato previsto che le stesse saranno comunicate con successivo provvedimento contenuto nella Gazzetta Ufficiale del 18 dicembre 2020 questo, evidentemente, alla luce delle premesse che stanno alla base della decisione di rinvio secondo cui l'evoluzione della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e l'incremento dei casi sul territorio nazionale e della loro gravità non consentono, nell'attuale quadro emergenziale, di individuare la data in cui le prove possano essere espletate con adeguati standards di sicurezza in considerazione dell'accesso di centinaia o di migliaia di candidati presso le sedi di esame e dell'asserita impossibilità di prevenire assembramenti e della lunga durata prevista per le prove di esame che costituiscono fattori di criticità molto rilevanti.
Inoltre il Dm Giustizia contiene altre due importanti indicazioni.
La prima è contenuta nell'articolo 2 che, nel richiamare le regole contenute nel Dm con cui è stato bandito l'esame di abilitazione per l'anno 2020, prevede che possono presentare domanda, solo in via telematica, tutti i praticanti che abbiano compiuto la pratica prima del giorno 12 febbraio 2021 che, nel Dm di rinvio, è stabilito per la presentazione della domanda di ammissione agli esami stessi, così ampliandosi la platea dei partecipanti.
Infine l'articolo 3 contiene una norma di riserva (che già era contenuta nel Dm con cui venivano indicate le date per la sessione di esami per l'iscrizione negli albi degli Avvocati – anno 2020) in ordine alla previsione di eventuali misure disciplinanti l'accesso e la permanenza alle sedi concorsuali, al fine di garantire il rispetto delle vigenti disposizioni volte a prevenire il contagio da Covid-19 e da tale articolo si ricava una data prima della quale certamente non sarà possibile lo svolgimento dell'esame che è il 16 marzo 2021.

La preparazione all'esame
In questo contesto può certamente dirsi, con piena convinzione, che non è immaginabile alcuna battuta d'arresto nella preparazione intrapresa dai giovani praticanti avvocato per sostenere con piena sufficienza l'esame.
Del resto chi si trova a poter essere ammesso a partecipare all'esame per effetto del suddetto spostamento della data entro la quale poter presentare la domanda dovrà prepararsi con maggiore intensità visto che è chiamato ad un rush finale che non aveva previsto.
In effetti la nostra rubrica dedicata all'Esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della Professione Forense non ha motivo di conoscere alcun tipo di stop, in attesa delle decisione che saranno assunte in via definitiva dal ministero della Giustizia.
Si tratta, infatti, di una rubrica che, sia pure non intende sostituirsi del tutto alla complessa preparazione per l'Esame di Stato, mira però a suggerire una serie di spunti di riflessione su argomenti che si reputa debbano essere meglio focalizzati in vista dell 'esame, anche se dovesse essere poi strutturato in modo differente per questa sola sessione. La Rubrica, dunque, si prefissa l'obiettivo di segnalare una serie di arresti giurisprudenziali dai quali poter trarre elementi per meglio esercitarsi a sviluppare il ragionamento giuridico da porre alla base delle tre prove scritte nelle quali l'aspirante Avvocato deve cimentarsi.
Del resto, se dovesse prevalere l'intenzione del Ministro Bonafede di non modificare l'assetto in cui si snoda l'esame e quindi prevedere il rinvio, sic et sempliciter, delle prove scritte nella primavera del 2021, varrebbe la regola contenuta nel proverbio "chi ha tempo non aspetti tempo" che semplicemente invita a non procrastinare e quindi a darsi da fare subito, se si ha la possibilità.
Infatti le singole esercitazioni della Rubrica con cui si confronta chi intende partecipare con successo all'esame di abilitazione sono come quei chicchi di grano della raccolta che effettuano le formiche in vista dell'inverno mentre, come nella intramontabile favola di Esopo, la cicala canta durante le calde giornate d'estate.
E' necessario allora, seguendo la morale della favola, impegnarsi con costanza se non si vuole arrivare impreparati ad affrontare momenti di prova come quella dell'esame di abilitazione.

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