Professione e Mercato

Covid: Cassa forense, 12,5 milioni in più per l'assistenza nel 2021 (67,9 totali)

L'Istituto ha già liquidato 610 domande per Covid ed altre 600 sono in lavorazione. Rifinanziato il microcredito per gli under 35

di Francesco Machina Grifeo

Cassa forense mette sul piatto 12,5 mln di euro in più in favore degli avvocati iscritti per fronteggiare l'emergenza Covid. Un sforzo ingente per l'Istituto di previdenza che il 30 ottobre scorso ha approvato il bilancio di previsione per il 2021. Per quanto concerne il settore dell'Assistenza si passa dunque da uno stanziamento assestato di 55,5mln di euro per il 2020, a 67,9mln per il 2021, con un incremento del 22,5%.

Una manovra, spiega la Cassa, resa possibile grazie all'utilizzo di parte del contributo integrativo versato dagli iscritti. La ripartizione dei fondi aggiuntivi verrà spalmata su tre grandi capitoli: Sostegno alla Famiglia, alla Salute ed alla Professione.

Ed anche se il regolamento non parla esplicitamente di Covid, il virus ha colpito duramente gli iscritti, oltre che sul piano economico, anche nella salute. Basti considerare che la Cassa fino ad oggi ha liquidato 610 domande di assistenza per Covid così ripartite: 90 ricoveri; 245 isolamenti covid; 262 isolamenti senza sintomi, 11 indennizzi per i superstiti, per un totale di spesa di 1.6 mln di euro. Ma altre 600 richieste sono attualmente in corso di istruttoria. La misura, partita con una dotazione di 1,5mln, è stata rifinanziata a metà ottobre per un uguale importo. In totale dunque per il 2020 sono stati appostati 3mln di euro, ma se le richieste dovessero superare il plafond, la Cassa si dice pronta a rifinanziarle con altri 2 mln.

Per quanto riguarda il Sostegno alla famiglia sono stati previsti 1,5mln in più (da 5,5 a 7mln). In particolare raddoppia quasi il fondo per la "Genitorialità" che passa da 1,75mln a 3mln di euro. Si tratta dei bandi per le famiglie numerose, monogenitoriali, per i figli nati in corso d'anno e per il contributo alla frequenza del primo anno di Superiori. Ci saranno anche 200mila euro in più (si arriva a 700mila euro) per le borse di studio dei figli (50mila euro aggiuntivi per gli orfani).

Il Sostegno alla salute, invece, viene incrementato di 4,2 milioni di euro ma ciò è dovuto soprattutto ad un aumento del numero di iscritti. In particolare, ci sono 2,6mln di euro in più per le polizze sanitarie (da 22,4 a 25mln). E 1,5 mln in più per lungodegenza e premorienza. L'istituto però sta anche valutando, ad un costo aggiuntivo ma comunque coperto dai nuovi stanziamenti, di prevedere una polizza vita. Si passa complessivamente da di 26,1 a 30,4 mln di euro. Infine, l'Istituto pensa anche di ripetere l'esperienza dei video-consulti di marzo scorso.

L'intervento più corposo però si trova però nel capitolo Sostegno alla professione. Qui infatti si è utilizzata la voce "calamità naturali", che aveva una dotazione di 500mila euro (per il 2020), come una casella jolly rimpolpandola con una dotazione extra di 6 milioni di euro (6,5 totali dunque), con la specifica finalità di fronteggiare le emergenze derivanti dal contagio. Soldi che verranno spesi per finanziare nuovi bandi ma anche misure a sportello. E se non dovessero bastare, la Cassa pensa a movimenti interni al budget 2021 per recuperare risorse. Complessivamente per gli aiuti alla professione si passa da 20 a 26,3 mln di euro.

Tra i bandi più richiesti e che dunque potranno essere riproposti quello per le locazioni, che prevedeva rimborsi per gli studi (associati e singoli) e quello per la riduzione del volume d'affari che includeva un ristoro parziale. Molto gettonato anche il bando per gli strumenti informatici, necessari sia per la formazione a distanza che per il processo telematico.

Verrà poi rifinanziato con 3mln di euro il "microcredito" per gli avvocati under 35. Un misura che copre gli interessi sui prestiti (tra i 10 ed i 15mila euro) e che per i fatturati sotto i 10mila euro prevede anche la garanzia della Cassa sulla restituzione degli importi erogati dalla Banca popolare di Sondrio. Sul piatto, infine, anche 500mila euro per i mutui e 200mila euro in più per le borse per titoli specialisti (1,4mln).

La Cassa del resto ribadisce di non poter erogare interventi a pioggia, essendo dedita soprattutto alla previdenza. In questo senso, non completamente soddisfacente è stata l'esperienza del "Reddito di ultima istanza", finanziato dal Governo tramite gli Istituti di previdenza che ha registrato 144.000 domande. La Cassa ha infatti registrato un flusso anomalo di neo iscrizioni e cancellazioni: con persone che il giorno dopo aver ricevuto l'aiuto si sono cancellate dall'albo, ma anche richieste da parte di parlamentari, consiglieri; oppure iscrizioni ad hoc al registro dei praticanti cui sono seguite cancellazioni immediate. Per quanto concerne poi la restituzione dei fondi anticipati, la Cassa ha ricevuto dallo Stato l'erogato di marzo, mentre ha una "lettera formale" per aprile, ancora nulla invece per il mese di maggio

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©