Giustizia

Neolaureati subito ammessi all’esame di magistratura

In questo modo si estenderà in maniera significativa la platea dei candidati, dopo che le ultime prove hanno segnalato una notevole difficoltà dei partecipanti a superare la prima prova scritta

di Giovanni Negri

Neoalaureati subito ammessi al concorso in magistratura. Il decreto legge anticipa infatti, nella consapevolezza dei troppi vuoti in organico negli uffici giudiziari, quanto previsto, ma con tempi di attuazione più lunghi, nella originaria proposta di riforma dell’ordinamento giudiziario.

Sin dalla prossima selezione, quindi, l’accesso sarà possibile per tutti coloro che sono in possesso di una laurea in giurisprudenza , senza più l’obbligo di frequenza di tirocini o scuole di specializzazione. In questo modo si estenderà in maniera significativa la platea dei candidati, dopo che le ultime prove hanno segnalato una notevole difficoltà dei partecipanti a superare la prima prova scritta.

E proprio riguardo a quest’ultima il decreto introduce un’altra importante e a suo modo epocale novità aprendo, per la prima volta, all’utilizzo del computer, mandando quindi in soffitta carta e penna anche in questo caso già dalla prossima selezione.

Toccherà a un decreto del ministero della Giustizia disciplinare le future forme di svolgimento.

Novità poi anche per i docenti universitari chiamati a fare parte delle commissioni, che, per la prima volta, potranno mettersi in aspettativa.

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