Civile

Risoluzione del contratto se l'auto venduta è diversa da quanto pattuito

Il venditore non aveva detto che l'auto avesse il telaio non in asse e gli ammortizzatori gravemente compromessi il tutto a discapito della tenuta di strada

di Giampaolo Piagnerelli

Nullo il contratto con cui una parte vende un'auto usata con difetti tali da renderla pericolosa durante la marcia. E così la Cassazione con l'ordinanza 11438/22 ha chiarito che costituisce principio consolidato che la consegna di "aliud pro alio" dà luogo all'azione contrattuale di risoluzione o di adempimento ex articolo 1453 del codice civile, svincolata dai termini di decadenza e prescrizione previsti dall'articolo 1495 del Cc.

Quando il bene venduto è diverso
L'azione viene proposta nei casi in cui il bene venduto sia completamente diverso da quello pattuito, in quanto si riveli funzionalmente del tutto inidoneo ad assolvere la destinazione economico-sociale e quindi a fornire l'utilità richiesta (sul punto si veda anche la sentenza di Cassazione n. 10916/2011). Nella fattispecie il giudice di appello ha dato conto che l'autovettura acquistata non poteva essere utilizzata in condizioni di sicurezza per il difetto che presentava il telaio non in asse e le sospensioni rovinate, elementi questi decisivi ai fini della tenuta di strada. E' evidente alla luce delle precedenti constatazioni che era stata venduta una cosa diversa da quella pattuita. A fronte di tale accertamento correttamente la Corte distrettuale ha ravvisato la contestazione di un inadempimento totale della parte venditrice, ipotesi per la quale l'unico rimedio previsto dall'ordinamento è costituito dall'ordinaria azione di risoluzione per inadempimento ex articolo 1453 del Cc.

Il controllo della Motorizazione.
Peraltro correttamente il giudice distrettuale ha ritenuto che per quanto atteneva alla qualità del bene indicate nel contratto di vendita, nulla provava la circostanza che l'autovettura fosse stata visionata e sottoposta a controllo presso la Motorizzazione civile di Chieti avendo l'atto natura prettamente amministrativa, nel senso che i controlli avevano avuto la finalità di verificare la carta di circolazione in originale e la scheda rilasciata all'estero.

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