Civile

La Mercedes 250 Coupè del '78 finisce per pesare nell'accertamento sintetico

Si tratta di un'auto destinata a pochi appassionati e ha dei costi di gestione molto elevati per la mancanza dei pezzi di ricambio

di Giampaolo Piagnerelli

L'auto storica rientra nell'accertamento sintetico e quindi può far lievitare la differenza tra il quantum verificato rispetto a quanto dichiarato. Lo chiarisce la Cassazione con l'ordinanza n. 36123/22. Oggetto dell'accertamento una Mercedes Benz 250 Coupé, ad alimentazione a benzina, di 27 cavalli fiscali, immatricolata nell'anno 1978 e posseduta dal contribuente da annualità antecedente il 1998.

L'orientamento di Cassazione. Si legge nella decisone che in materia di auto d'epoca e della loro incidenza sull'accertamento sintetico del reddito, la Corte di legittimità ha affermato – con orientamento piuttosto consolidato – che il riferimento al possesso di autovetture da parte del contribuente, contenuto nel cosiddetto redditometro, deve intendersi esteso anche alle auto storiche, rappresentando tale circostanza un idoneo indice di capacità contributiva, in quanto notoriamente collegata a spese a volte anche ingenti (non appare, infatti, estraneo "alla cultura dell'uomo medio" il fatto che le predette autovetture formano oggetto di ricerca e collezionismo fra gli appassionati di tali beni, che per gli stessi esiste un particolare mercato e che secondo l'id quod plerumque accidit, la manutenzione di veicoli ormai da tempo fuori produzione comporta rilevanti costi, in ragione della necessità di riparazione e sostituzione dei componenti soggetti ad usura"; sul punto si veda anche la sentenza della Cassazione 22 gennaio 2007 n. 1294). In tale stregua, è stato chiarito che l'appartenenza delle auto storiche ai veicoli con caratteristiche atipiche, esentati dalla tassa automobilistica ai sensi dell'articolo 63 della legge n. 342 del 2000, non vale a escluderle dalla categoria generale delle autovetture ai fini tributari, trattandosi di normativa avente differente finalità.

L'errore della Ctr. Alla luce di quanto esposto appare evidente l'errore in iudicando in cui è incorsa la Commissione tributaria regionale, per aver escluso la qualità di bene indice dell'autovettura storica di proprietà del ricorrente e, quindi, per non aver considerato, nella determinazione del reddito, il valore di essa rispetto a quello determinato nell'avviso di accertamento, sulla base della mera supposizione che detto bene non avrebbe avuto le caratteristiche intrinseche di un'autovettura d'epoca senza, peraltro, svolgere nessun accertamento in ordine alle eventuali prove (documentali), di segno contrario.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©