Famiglia

Nuovo tribunale unico nel 2024: i processi civili saranno informatizzati

Foro unico che assorbirà le competenze del tribunale per i minorenni e ordinario

di Giorgio Vaccaro

È in cantiere il nuovo «tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie», che assorbirà le competenze civili e penali ora del tribunale per i minorenni, oltre a quelle civilistiche in tema di stato e capacità delle persone del tribunale ordinario. A prevederlo è la riforma del processo civile (legge 206/2021, comma 24 dell’articolo unico), che introduce i principi di delega. Ma perché diventi operativo sono previsti tempi ampi. I decreti legislativi attuativi della delega, che il Governo deve adottare entro il 24 dicembre 2022, saranno efficaci dopo due anni dalla data della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Ed entro il 31 dicembre 2024 il Governo deve anche emanare le norme per coordinare le nuove norme con quelle esistenti e stabilire la disciplina transitoria.
Già dai principi di delega emergono comunque le caratteristiche chiave del nuovo foro. A differenza del tribunale per i minorenni, il tribunale per la famiglia sarà informatizzato: la lettera bb) del comma 24 stabilisce che, con provvedimenti del ministero della Giustizia, sia introdotta la consolle del magistrato per tutti i procedimenti civili (ma non è prevista una copertura). Si articolerà in una sezione distrettuale, costituita presso ciascuna corte d’appello, e in sezioni circondariali, costituite presso ogni sede di tribunale ordinario del distretto.
Inoltre, si stabilisce che i magistrati onorari ora assegnati al tribunale per i minorenni passino all’ufficio per il processo (lettera h), dove potranno essere loro demandate, oltre alle funzioni dell’ufficio per il processo presso il tribunale ordinario, anche «funzioni di conciliazione, di informazione sulla mediazione familiare, di ausilio all’ascolto del minore e di sostegno ai minorenni e alle parti, con attribuzione di specifici compiti puntualmente delegati dal magistrato togato assegnatario del procedimento». Sulle competenze delegabili ai giudici onorari, al di fuori delle attività dell’ufficio per il processo, sarà quindi determinante l’opera di specificazione e di coordinamento con la disciplina vigente affidata ai decreti attuativi.
Centrale, per il funzionamento secondo le regole del giusto processo, sarà poi l’effettiva individuazione, con i decreti legislativi attuativi della delega, delle regole di funzionamento del nuovo tribunale, in base ai principi dettati dalla lettera z) del comma 24, che dà le indicazioni per l’iniziale costituzione del nuovo tribunale. Entro un anno dall’entrata in vigore dei decreti attuativi, il ministero della Giustizia, sentito il Csm, dovrà adottare un ulteriore decreto per determinare la pianta organica dei magistrati addetti alle sezioni distrettuali e circondariali; in caso di domande superiori al numero di posti disponibili occorrerà individuare i criteri di selezione, privilegiando i magistrati con maggiore esperienza maturata nelle materie di competenza del nuovo tribunale.

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