Esami e Concorsi

Esame d'avvocato, un problema informatico blocca le convocazioni dei candidati

Commissione centrale a lavoro: slittamento solo di qualche giorno per problemi organizzativi

di Francesco Machina Grifeo

La Commissione centrale d'esame sta spingendo per partire nei tempi previsti ma problemi organizzativi ed un baco informatico hanno comportato un, per ora, esiguo slittamento dell'inizio delle prove che era fissato per il 20 maggio. Anche se, secondo una diversa interpretazione, la riapertura dei termini per la scelta delle materie, avrebbe comunque inciso sul ritardo.

Com'è noto tra la comunicazione al candidato e lo svolgimento della prova vera e propria devono intercorrere non meno di venti giorni: ad oggi è dunque assodato una slittamento almeno di una settimana, ragion per cui diventa probabile una partenza a inizio giugno ed anche una coda finale dopo l'estate.

Dovrebbe invece essere pubblicato a breve, forse già nelle prossime ore, un aggiornamento sulle Linee guida (dopo la riunione di ieri della Commissione centrale con le sottocommissioni) contenente una nota esplicativa sulle quaestiones in modo da arrivare ad un coordinamento a livello distrettuale, non essendo possibile un governo centrale. Questo significherà creare una piccola banca dati contenenti i quesiti (che probabilmente una volta aperti verranno scartati, così anche i due non selezionati).

Difficoltà organizzative, dunque, legate essenzialmente al numero dei candidati e dei componenti della sottocommissioni oltreché dei funzionari di cancelleria. A quanto si apprende, per esempio, un certo numero di commissari – fra cui 10 sottocommissioni del distretto di Napoli - si è dimesso e va dunque rimpiazzato.

A complicare le cose, anche un problema informatico legato alla piattaforma di immissione dei dati che non consente alle Corti di appello di registrare i nomi dei candidati all'interno del sistema centralizzato del Ministero della Giustizia, da cui poi devono partire le comunicazioni contenenti la data e il luogo d'esame.

A Milano, per esempio, si dicono già pronti e con il calendario ultimato, ma senza il via libera di Roma non possono immettere i dati dei candidati. Diversa la scelta della Corte di appello di Catania che, questa mattina, ha pubblicato sul proprio sito una nota ufficiale da cui emerge più di qualche spunto. "Si comunica - si legge – che la procedura di gestione dell'esame di avvocato, a livello nazionale, sta incontrando difficoltà nelle funzionalità di programmazione delle convocazioni". "Pertanto - prosegue -, il calendario degli esami non è stato ancora predisposto".

La CdA afferma però che "appena formato, se ne darà avviso nel sito, e ciascun candidato a quel punto potrà prendere visione nella propria area riservata del giorno di convocazione e della sottocommissione della sede di Palermo dalla quale sarà esaminato", (Palermo infatti esaminerà Catania, partendo dalla lettera U). "Ovviamente – continua il comunicato - sarà rispettato il termine minimo di venti giorni tra convocazione e data di esame, comunque tutte le convocazioni saranno effettuate contemporaneamente dalla stessa procedura informatica".

Sempre dalla CdA di Catania salta fuori anche un diverso problema legato alla pubblicità delle sedute, perché non sono state ancora definite le modalità per assistere in remoto da spettatori all'esame, "dovendosi tradurre la normativa concretamente nei necessari supporti logistici e tecnici e nel coordinamento tra più Corti di appello".

Preoccupazione per uno slittamento degli esami è stata espressa, nella giornata di ieri, anche dal Presidente dell'Aiga, Antonio De Angelis, nel suo punto settimanale su Facebook. Secondo De Angelis a questo punto il rischio concreto è di non riuscire a chiudere nel mese di luglio, indicato come termine ultimo per la fine del primo orale, andando così a finire a settembre.

Infine i praticanti. I social scoppiano della reazioni degli aspiranti avvocati che ancora una volta chiedono certezze. La nuova modalità d'esame è stata ben accolta, soprattutto perché consente in tempi rapidi di lasciarsi l'esame dietro le spalle ed iniziare finalmente la carriera, ma ora si sta diffondendo un certo scetticismo e c'è già chi paventa un rinvio a settembre.