Giustizia

Green pass, nei tribunali controlli a campione sul 20% del personale presente

Pubblicata la circolare del Ministero con le prime indicazioni per l’accesso agli uffici

di Giovanni Negri

Arrivano dal ministero della Giustizia, con la circolare 13 ottobre 2021 del dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, le prime indicazioni per l’accesso ai tribunali nell’era del green pass.

Infatti gli obblighi previsti per l’ingresso nelle sedi di lavoro per i pubblici dipendenti sono validi anche per l’accesso agli uffici giudiziari, sia per il personale amministrativo sia per il personale di magistratura. Avvocati, periti, testimoni, parti, sono invece esenti dall’obbligo. Con la circolare vengono fornite le istruzioni sulle modalità di verifica ed accertamento del possesso del green pass e indicazioni specifiche per un’applicazione uniforme della normativa.

Gli accertamenti saranno prioritariamente effettuati agli ingressi degli uffici giudiziari, con modalità che sono state delineate dalle Linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 12 ottobre scorso, il che non esclude, si precisa, l’effettuazione di controlli a campione sul personale in servizio

Per i magistrati, l’accesso agli uffici giudiziari in violazione delle disposizioni in materia di certificazioni Covid, costituisce un’inedita fattispecie di illecito disciplinare, a differenza di quanto previsto per il personale amministrativo per il quale potranno scattare, per la medesima trasgressione, le ordinarie misure disciplinari.

La sanzione non dovrà essere inferiore alla censura e rappresenterà anche una forma di illecito punito con sanzione amministrativa. Il verbale di accertamento della violazione sarà trasmesso senza ritardo ai titolari dell’azione disciplinare, mentre le sanzioni amministrative verranno inflitte dal Prefetto.

Toghe e amministrativi privi di green pass al momento dell’ingresso in tribunale dovranno essere considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della certificazione. Il periodo di assenza ingiustificata non provoca, di per sé, conseguenze disciplinari e resta fermo il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro; per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento.

Per le modalità di controllo, poiché la sicurezza ai varchi deve essere garantita dai Procuratori generali presso le corti di appello, la circolare invita i vertici degli uffici a trovare forme di collaborazione per rendere uniformi le modalità di accesso non solo tra personale magistratura e personale amministrativo, ma anche per i vari accessi al complesso edilizio nel quale sono collocati uffici giudiziari differenti.

In questa prima fase, e fino a quando non verrà reso disponibile il software relativo ai controlli automatici e sistematici all’accesso o un sistema di software che permettano controlli automatici e sistematici interni con personale delegato, la modalità di accertamento dovrà essere quella del controllo a campione su almeno il 20% dei presenti in servizio. Come chiarito dalle Linee guida per la pubblica amministrazione, non è possibile che personale che non abbia esibito, su richiesta, il green pass, pertanto assente ingiustificato, possa essere adibito, solo per tale circostanza, a svolgere smart working in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza.

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