Professione e Mercato

Il valzer delle poltrone negli studi legali

di Elena Pasquini

Blockchain e criptovalute finiscono nei laptop degli avvocati come nuove aree di lavoro. E cambiano l’impostazione degli uffici, portando con loro quel lungo corso di regole che dalla privacy arrivano al contenzioso passando per la concorrenza, la sicurezza informatica e il risk management.

L’esempio lampante è quello che è accaduto in settimana con Norton Rose Fulbright. A livello globale è stata annunciata la nascita di due practice, tra loro autonome e interconnesse, dedicate rispettivamente ai “payments” e alla “technology consulting”.
La prima, composta da oltre 30 avvocati, consulenti, specialisti in consulenza per il rischio e professionisti delle relazioni governative, è guidata da un gruppo di partner appartenenti a diversi uffici dello studio tra cui Jonathan Herbst , global head of financial services regulation, e Salvatore Iannitti , partner del team italiano di corporate, insurance and regulatory e referente per il Belpaese. Nel focus della practice l’offerta di servizi in vari aspetti connessi al settore, come la conformità normativa e l’outsourcing delle tecnologie di pagamento, a tutte le practice dello studio, comprese il corporate M&A.
La seconda practice è invece affidata allo scienziato informatico e professore Peter McBurney . Grazie alle sue competenze tecniche, lo studio potrà assistere i clienti aiutandoli a sfruttare appieno le nuove tecnologie (intelligenza artificiale, Dlt inclusi blockchain e criptocurrency) nell’ambito di programmi di riprogettazione dei processi aziendali per l’adozione di nuove tecnologie o nell’avvio di iniziative imprenditoriali. «Le cosiddette "disruptive technolgies" stanno avendo un impatto senza precedenti sulle industrie ad alta intensità di informazioni - spiega il professor McBurney –. La loro adozione dovrebbe portare a importanti riprogettazioni dei processi aziendali, in particolare nei settori che fanno affidamento alla collaborazione interaziendale in una catena di valore».

Il focus sull’innovazione ha guidato anche la recente scelta di Herbert Smith Freehills di permettere ai team dei 27 uffici di dedicarsi fino a 10 giorni all’anno a nuovi progetti che permettano di innovare i processi. Innovation 10, iniziativa che si aggiunge ad altre recenti della law firm, accelera la strategia globale verso l’uso della tecnologia capitalizzando i talenti per attività come la creazione di app legali strumenti di automazione dei documenti e di intelligenza artificiale, progetti relativi alla blockchain dello studio o su smart legal contracts.

Sul versante più strettamente legal, continuano i movimenti in Dentons. Dopo l’annuncio di due nomine la scorsa settimana, lo studio apre le porte – e la partnership - a Roberto Lipari , in arrivo da Cleary Gottlieb. L’avvocato, esperto nell’assistenza a società ed enti sovrani in complessi procedimenti giudiziari e arbitrali in materia civile e commerciale, societaria, bancaria e soprattutto finanziaria, sarà di base a Roma e lavorerà all’interno del dipartimento di Litigation & Dispute Resolution. Un investimento sulla capitale che, per il managing partner Federico Sutti e la responsabile italiana della practice, Sara Biglieri, chiude il progetto di costruire un team di litigator con competenze differenziate e sinergiche. L’avvocato Lipari aggiunge al dipartimento la propria competenza in materia di diritto penale d’impresa, anche per la gestione delle indagini interne e delle crisi indotte dall’apertura di procedimenti penali.

Sul versante del diritto societario si muove invece la nuova socia di Tonucci & Partners, Barbara Pontecorvo . L’avvocatessa ha una prestigiosa esperienza nell’assistenza di primaria clientela italiana ed estera, sia di natura giudiziale sia stragiudiziale, verso fondazioni e associazioni no profit e cura rapporti istituzionali.

Sono due i partner in ingresso per Gatti, Pavesi, Bianchi, entrambi provenienti da Paul Hastings con i rispettivi team. Eriprando Guerritore entra nella practice di fondi e regolamentare e opera con riguardo a un ampio spettro di asset class, quali private debt, private equity e real estate.
Marc-Alexandre Courtejoie arriva a rafforzare l’area di finanza con la sua vasta esperienza in operazioni di lending e di finanza strutturata verso intermediari, sponsor e player alternativi oltre all’abilitazione all’esercizio della professione in Francia e Regno Unito.

Mercato dei capitali nel focus di Linklaters che rafforza il dipartimento con la nomina a partner di Ugo Orsini , in studio dal 2007. Specializzato in diritto dei mercati finanziari, l’avvocato è esperto in operazioni di equity e debt capital market, assistendo primarie società e banche internazionali e italiane in relazione a Ipo, aumenti di capitale, strumenti equity linked e governance.

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