Comunitario e Internazionale

Non registrabili come marchio Ue i prodotti targati Skype, rischio confusione con Sky

Francesco Machina Grifeo

Il Tribunale Ue conferma il rischio di confusione «visiva, fonetica e concettuale» tra le denominazioni «SKYPE» e «SKY» con riferimento alle apparecchiature elettroniche vendute dalle due multinazionali. Respinti dunque, cause T-423/12, T-183/13 e T-184/13, i ricorsi presentati dal gruppo di telecomunicazioni via internet, Skype (di proprietà di Microsoft), contro il diniego di registrazione del marchio comunitario da parte dell'Uami (Ufficio europeo per i marchi aziendali).

Nel 2004 e nel 2005 la società Skype aveva chiesto di registrare i segni figurativo e denominativo SKYPE come marchio comunitario per apparecchiature audio e video, prodotti di telefonia e di fotografia nonché per servizi informatici legati a software o alla creazione o all'hosting di siti Internet. Nel 2005 e nel 2006 la società Sky Broadcasting Group, divenuta Sky e Sky IP International, ha proposto opposizione lamentando un rischio di confusione con il suo marchio denominativo comunitario «SKY», depositato nel 2003 per prodotti e servizi identici. E nel 2012 l'Uami ha riconosciuto l'esistenza del rischio.

Decisione oggi confermata dal Tue che punta l'accento sulla identica pronuncia della prima parte del termine. Il termine "sky", appartenente al vocabolario di base della lingua inglese, infatti, resta chiaramente identificabile nel termine "skype", sebbene quest'ultimo sia scritto in una sola parola". Mentre la diversità grafica, vale a dire il bordino a forma di nuvola intorno alla parola SKIPE, non è sufficiente a differenziare i due marchi. Anzi, sul piano concettuale la nuvola non farebbe che rinviare al significato del termine sky nel linguaggio comune.

Né vale l'argomento della pacifica coesistenza di tali segni nel Regno Unito in quanto essa riguarda solamente un servizio isolato e molto specifico – la comunicazione punto a punto - e non può quindi attenuare il rischio di confusione per i numerosi altri prodotti e servizi rivendicati. Inoltre, tale coesistenza non è durata abbastanza a lungo da lasciar supporre che si basasse sull'assenza di rischio di confusione agli occhi del pubblico di riferimento. Entro due mesi, Skype può presentare un ulteriore ricorso conto la sentenza del Tribunale su questioni di diritto.

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