Professione e Mercato

Il valzer delle poltrone negli studi legali

di Elena Pasquini

Integrazione. Tra competenze e professionalità. Quindi fusioni tra studi, certo, ma anche inserimento nel panel dei ruoli di figure manageriali che operano a supporto degli avvocati e anche ricerca di strumenti che possano agevolare il lavoro interno e incrementare l’offerta ai clienti.

In questo senso, la settimana ha registrato l’unione di Tosetto, Weigmann e Associati, fondato nel 1877, e dell’Associazione professionale di avvocati Studio Groder, fondata nel 1975, in una nuova alleanza operativa nella consulenza giudiziale e stragiudiziale chiamata Weigmann Studio Legale. I 60 professionisti operativi tra Torino, Milano e Roma sono specializzati nei settori del diritto societario, assicurativo, bancario e della ristrutturazione delle imprese in crisi. Già si pensa alla crescita successiva soprattutto su Milano – dove lo sviluppo seguirà i settori guida dell’economia lombarda come real estate, diritto finanziario, ristrutturazioni e M&A – e su Roma dove la presenza, si legge in una nota dello studio, sarà «progressivamente più significativa, in ordine anche alla crescente domanda di consulenza mirata in tema di compliance e regulatory». L’attività dello studio, forte anche dell’integrazione, sarà rivolta anche alla clientela internazionale per la quale Weigmann può contare sul network internazionale Parlex e sulla costante partecipazione alla International Bar Association (Iba).

L’integrazione in Bernoni Grant Thornton riguarda i servizi. Advisory e Tax trovano in Giulio Tedeschi , nuovo head of advisory services e da un trentennio nella firm, un punto di contatto e si inserisce in una più ampia riorganizzazione che aumenti i punti di contatto tra le due aree nell’offerta di consulenza. L’obiettivo è un approccio interdisciplinare per rispondere alle esigenze dei clienti e, più in generale, del mercato.

In “casa” Chiomenti invece le novità riguardano i manager. Continua l’inserimento di professionisti con ruoli di gestione: questa volta ad entrare è Costanza Citrini , nuova responsabile risorse umane e talent development. Un ruolo creato appositamente per la dottoressa che arriva da McKinsey, dove si è occupata per oltre un decennio di temi organizzativi, risorse umane e learning.

Herbert Smith Freehills porta anche in Italia il software per la valutazione del rischio. Il servizio, creato dai partner Alexander Oddy e Donny Surtani , sviluppato dal team specialistico “decision analysis” e testato per un biennio con successo, affianca i gruppi di lavoro incaricati della gestione delle singole controversie, al fine di identificare gli aspetti critici e le aree di maggior incertezza e, sulla base di metodi analitici, simulare i possibili esiti a ogni stadio del procedimento, in modo da consentire ai clienti di conoscere passo a passo e gestire il grado di rischio.

Intanto, il settore Tax cresce anche in Legance: dopo una lunga esperienza in Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi e l’ultimo triennio in Linklaters, il nuovo socio equity, Luca Dal Cerro , entra nel team insieme a Riccardo Petrelli , segnalato da Chambers & Partners nel 2018 come “associate to watch”. Dal Cerro è specializzato nelle operazioni di finanza strutturata con particolare riguardo a investimenti inbound e outbound e ha lavorato su importanti operazioni relative a non performing loans e leasing.

È il Private equity ed M&A il dipartimento su cui Ughi e Nunziante decide di investire attraverso il nuovo partner Marco Misiti . La sua esperienza - maturata negli studi Capua e Varrenti, Simmons & Simmons, d’Urso Munari Gatti e da ultimo Alpeggiani & Associati - spazia nei settori real estate, energia, farmaceutico, food e consumer goods.

Due i partner appena nominati in Eversheeds Sutherland. Nel dipartimento amministrativo dello studio cresce Mariangela Di Giandomenico , arrivata da BonelliErede nel 2017, e focalizzata sul contenzioso, la consulenza in materia di appalti pubblici, concessioni e project financing, sull'urbanistica e l'edilizia, sui trasporti e infrastrutture, sulle comunicazioni elettroniche e servizi regolati, sull'energia e ambiente, assistendo imprese nazionali e multinazionali e amministrazioni pubbliche.
Massimo Maioletti è invece responsabile del dipartimento Data Protection Italia e assiste imprese italiane e multinazionali nell’adeguamento alla normativa sulla protezione dei dati personali oltre a prestare la propria consulenza in relazione a questioni in materia di privacy e sicurezza dei dati personali.

Cambio al vertice, infine, per Linklaters: prendendo il posto di Tony Buggper, l’italiano Davide Mencacci è stato nominato global head of banking per i prossimi quattro anni. Partner di Linklaters dal 2007, lavora su operazioni che coinvolgono il mercato asiatico, italiano e londinese. La sua esperienza include operazioni di leveraged finance, finanza strutturata, finanza investment-grade, margin lending e operazioni di ristrutturazione transfrontaliera.

 

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©