Penale

Sì alla confisca dell'auto di proprietà della madre incautamente data al figlio alcolista

di Patrizia Maciocchi

Via libera alla confisca dell'auto di proprietà della madre che, incautamente, la affida al figlio alcolista. La Corte di cassazione, con la sentenza 332131, respinge il ricorso teso a far annullare sia il provvedimento di revoca della patente, per guida in stato di ebbrezza, con tanto di incidente contro una vettura in sosta , sia la confisca dell'autovettura di proprietà della mamma del ricorrente. Sul primo punto viene contestato il risultato dell'alcoltest, perché l'apparecchio non era stato revisionato né aggiornato e le due prove avevano dato risultato diverso. Per la Cassazione però la rilevazione è valida anche quando la prima prova dia un valore inferiore alla seconda, si deve, infatti, escludere che la curva di assorbimento dell'alcol nell'organismo si viluppi in modo decrescente. Stessa sorte per il motivo relativo alla confisca dell'auto. Non passano le argomentazioni del ricorrente che ricorda che la vettura, di proprietà della madre, veniva usata anche dai suoi fratelli, tutti conviventi. I giudici della quarta sezione penale sottolineano che “la formale titolarità di un bene in capo a un soggetto estraneo al reato non è sufficiente ad escludere la confisca stessa e a tutelare l'intangibilità del diritto del proprietario, se costui abbia tenuto atteggiamenti negligenti che abbiano favorito l'uso indebito del bene”. E, per la Suprema corte, è quanto accaduto nel caso esaminato. La madre, proprietaria dell'auto, non si poteva considerare estranea al reato, perché era certamente a conoscenza del fatto che il figlio fosse alcolizzato, tanto che, a dire del fratello, secondo quanto riferito dai giudici di merito, aveva causato alla famiglia numerosi problemi. E' dunque evidente la totale imprudenza del genitore nel consegnargli le chiavi dell'auto senza che ci fossero ragioni di necessità.

Corte di cassazione - Sezione IV - Sentenza 24 luglio 2019 n.33231

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