Professione e Mercato

Sull’equo compenso la Giustizia promette modifiche veloci

di Giovanni Negri

Tempi brevi per mettere a punto correttivi all’equo compenso. Li hanno promessi il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone e il consulente giuridico per le libere professioni del ministero della Giustizia Alfonso Bonafede, Pietro Gancitano, nell’incontro con il presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin.

Nel corso dell’incontro, e in previsione di una riconvocazione a breve del tavolo, Mascherin ha sottolineato le principali criticità sinora emerse sulla corretta applicazione della normativa sull’equo compenso e ha anche prefigurato alcune soluzioni, tra le quali l’estensione dell’obbligo alla pubblica amministrazione e agli enti di riscossione, il chiarimento che l’equo compenso si applica anche ai singoli contratti e agli accordi in corso al momento dell’entrata in vigore della legge.

Tra i diversi suggerimenti anche quello di istituire una Autorità garante del mercato delle professioni che vigili sul rispetto dell’equo compenso da parte dei committenti con poteri sanzionatori e l’espressa previsione della legittimazione delle rappresentanze di categoria a esercitare la class action a tutela dei professionisti.

Dai due rappresentanti del ministero della Giustizia è arrivata un’indicazione di ampia disponibilità a raccogliere le proposte dell’avvocatura, mettendo a punto un testo normativo che intervenga sui punti critici indicati e altri ancora, da preparare in tempi brevi e da inserire magari nell’ampio ventaglio di provvedimenti, per ora annunciati, ma che il ministero intende mettere in campo nell’arco delle prossime settimane, da processo penale a quello civile.

Di certo quello dell’estensione della disciplina dell’equo compenso rappresenta uno degli snodi-chiave, sollecitato a più riprese, per esempio, dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti. Mentre la pubblica amministrazione, dai Comuni alle Regioni, continua a essere in larga parte refrattaria e più volte sono stati segnalati bandi nei quali il lavoro gratuito dei professionisti è ricorrente.

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