Professione e Mercato

Marco Natali: «Il digitale ancora cenerentola»

di Flavia Landolfi

Con 40mila studi professionali iscritti e altri 60mila da intercettare tra quelli che aderiscono ai sistemi di categoria e quindi ignari di aver diritto alla formazione gratuita, Fondoprofessioni chiude il 2019 con quasi 6 milioni di euro spesi in 2.669 corsi negli studi e nelle aziende. Ma il 2020 si annuncia impegnativo. «C’è ancora molto da fare per sviluppare all’interno del comparto una cultura della formazione continua del personale dipendente», dice Marco Natali, presidente del Fondo.

Un rapporto ancora difficile, quello della formazione negli studi professionali. Come mai?
Si punta ancora poco sui propri collaboratori, quando invece il monitoraggio dei trend in atto ci porta ad osservare che le capacità relazionali e le competenze dei dipendenti rappresentano un valore aggiunto per lo studio, in termini competitivi. Tuttavia, stiamo registrando una crescente attenzione da parte degli studi professionali verso la formazione del personale, basti pensare che sul solo avviso 2/19, per la formazione a catalogo, abbiamo accolto circa 1.600 domande in due mesi (per un valore di 1,1 milioni): la strada è lunga, ma il settore professionale sembra si sia messo finalmente in cammino.

Quali sono gli aspetti che vanno consolidati nel training dei professionisti?
Si tratta innanzitutto di un’azione di tipo culturale, per promuovere la cosiddetta “formazione anticipatrice” e accrescere ancor di più l’incisività della nostra azione. Proprio in questo ambito registriamo ancora un ritardo da parte degli operatori della formazione. Le analisi ci confermano infatti che prevale una “formazione riparatrice” o di semplice manutenzione delle competenze, a discapito di interventi maggiormente strategici.

Tra gli skill dell'offerta formativa qual è quella ingiustamente meno gettonata?
Dati alla mano, la formazione in ambito digitale stenta a decollare. Infatti, guardando ai progetti formativi approvati degli avvisi 2019, solo l’1,5% degli interventi riguarda la formazione in ambito informatico e digitale. Settore in cui intendiamo intervenire con risorse dedicate. Di contro, abbiamo riscontrato una crescente attenzione verso la formazione orientata allo sviluppo delle abilità personali, che riguarda quasi il 30% dei progetti approvati negli avvisi 2019.

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