Civile

Unicredit non deve adire Tar contro la Regione sui tagli all'Ordine Mauriziano

di Paola Rossi

Spetta al giudice ordinario decidere sulla richiesta di risarcimento contro la regione Piemonte avanzata dall'attuale banca Unicredit Spa per il comportamento, ritenuto illecito, con cui l'ente territoriale dal 1999 ha declassato l'Ordine Mauriziano da ente ospedaliero, facente parte del Sistema sanitario nazionale, a struttura convenzionata. Le sezioni Unite civili della Corte di cassazione con la sentenza n. 12635 di ieri hanno respinto la tesi della Regione che ricorreva per l'affermazione della giurisdizione amministrativa. Non c'è contestazione, infatti, della legittimità degli atti amministrativi che hanno commisurato le erogazioni pubbliche non ai costi effettivi delle prestazioni sanitarie, rese ma al loro valore economico. Ciò che ha determinato l'immane scoperto di oltre 100 milioni di euro sul conto corrente dell'Ente Mauriziano aperto presso la Banca che svolgeva il servizio di tesoreria per la struttura sanitaria. La banca confidando sul ripristino a breve nel perimetro Ssn non aveva di conseguenza chiuso la linea di credito per non interrompere il corrispondente servizio sanitario reso dall'Ordine Mauriziano. Unicredit - dice la Cassazione - non contesta la legittimità formale della delibera con cui la giunta regionale nel 1999 ha avviato il declassamento, ma la scelta di fondo operata con la condotta della Regione e che avrebbe illecitamente esposto la posizione della banca senza tener conto del suo dovere in quanto tesoriere. Questione di responsabilità aquiliana che va davanti alla giustizia ordinaria.

Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza 13 maggio 2019 n. 12635

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