Penale

Bancomat, non è reato occultare mezzi "inefficaci" per il furto dei dati

di Paola Rossi

Non scatta il reato previsto dall'articolo 617-quinquies del Codice penale se si manomette lo sportello Bancomat con mezzi inadeguati all'intercettazione della banda informatica e dei codici pin delle carte introdotte dagli utenti. Commette, al contrario, il reato chi occulta nello sportello Bancomat mezzi idonei al furto dei dati, anche se non ci si riesce . Così la quinta sezione penale della Corte di cassazione con la sentenza n. 3236 depositata ieri ha cancellato la condanna, con rinvio a nuovo giudizio, di un giovane che aveva nascosto - in uno sportello Postamat - un sistema di captazione skimmer per la lettura delle bande magnetiche delle carte e una videocamera per registrare i pin digitati dagli ignari utenti. Non basta, infatti,dice la Cassazione, accertare la condotta di posizionamento delle apparecchiature occultate, ma ne va dimostrata in concreto l'attitudine a registrare le comunicazioni telematiche e i dati informatici altrui. Quindi per chi tenta - senza riuscirvi - di rubare i dati e i codici delle carte bancomat scatta comunque la condanna in sede penale per il solo fatto di aver installato apparecchiature occulte "idonee" a commettere il furto telematico, anche se in concreto non ha raccolto e memorizzato alcuna informazione.

Condotta irrilevante in sé - La Cassazione chiarisce che è un reato di pericolo, ma "concreto" e non "generico", quello previsto dall'articolo 617-quinquies del Codice penale per chi installa apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche. Generalmente nei reati di pericolo, basta infatti aver realizzato la condotta incriminata dalla legge con la conseguenza che il pericolo è presunto. Nel caso dei reati di pericolo concreto, invece, la minaccia al bene va accertata dal giudice che verifica l'attitudine delle azioni poste in essere anche se non si è raggiunto l'ulteriore scopo illecito desiderato.

Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 27 gennaio 2020 n. 3236

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