Famiglia

Adozioni, le nuove frontiere

Stepchild adoption, il Tribunale di Bologna riconosce per la prima volta la fratellanza

di Patrizia Maciocchi

In attesa di un intervento del legislatore la via dell'adozione non legittimante per le coppie composte da persone dello stesso sesso, sembra l'unica percorribile.
A giugno 2020 il Tribunale dei minorenni di Bologna con una sentenza del 25 giugno (pronunciata dal presidente Giuseppe Spadaro) ha riconosciuto, per la prima volta in Italia, il legame di fratellanza fra una bambina e i due gemelli nati da due mamme. I tre bambini vengono riconosciuti come fratelli.
L'adozione particolare a differenza della legittimante non prevede, infatti, la possibilità di instaurare legami con gli altri figli del genitore adottivo né con i nonni. I tre bambini avranno invece lo stesso doppio cognome e saranno fratelli.
Nel 2016 il Tribunale per i minorenni di Roma riconobbe la prima stepchild adoption "incrociata" dando la possibilità a due donne di adottare la figlia biologica dell'altra.
A fare da apripista, a questa forma di tutela era stato il Tribunale dei minori di Roma, nell'ormai lontano 2014.
Con una decisione adottata per la prima volta in Italia, il tribunale capitolino aveva dato il via libera all'adozione di una bambina che viveva con una coppia omosessuale, composta da due donne e una delle quali era la madre biologica. In nome dell'interesse prevalente del minore a consolidare i rapporti familiari già in corso. Il grimaldello, dal punto di vista giuridico, era stato individuato nella legge sulle adozioni (183/1983), che, con l'articolo disciplina le adozioni in casi particolari.
Il via libera alla stepchild adoption, è arrivato, poche settimane dopo l'entrata in vigore della legge sulle unioni civili, dalla Corte di cassazione, che con la sentenza 12962/2016, prescindendo da un preesistente stato di abbandono del minore, ha accolto la domanda di adozione della partner della madre biologica, con la quale conviveva stabilmente. Un principio ribadito dalle Sezioni unite.
 La Cassazione (sentenza 12193/2019) ha stabilito il divieto della trascrizione da parte dell'anagrafe per i figli nati da maternità surrogata all'estero ha chiarito che possono però essere adottati.
Nel 2017 il tribunale dei minori di Bologna ha aperto a forme analoghe di adozione di minori nell'ambito di coppie omosessuali, in un caso a favore di una coppia composta da due uomini.
Nello stesso anno il Tribunale di Venezia (31 maggio 2017), pur adeguandosi all'indirizzo dettato di giudici di legittimità, e riconoscendo la concreta affidabilità della coppia, rivolge una bizzarra raccomandazione alle mamme.
Con una stringata motivazione, nel rispetto della sinteticità richiesta per gli atti processuali, invitano le due donne ad essere consapevoli della necessità che i loro figli si relazionino «con persone di orientamento non omosessuale».
In Italia, l'adozione in casi particolari, fino al 2007 ammessa solo per le coppie sposate, è disciplinata dall'articolo 44 della legge n. 184/1983, che consente l'adozione del figlio del coniuge, purché vi sia il consenso del genitore biologico e a condizione che l'adozione corrisponda all'interesse del figlio. Il procedimento di adozione non è automatico e si propone avanti il Tribunale per i minorenni che effettua un'indagine sull'idoneità affettiva, la capacità educativa, la situazione personale ed economica, la salute e l'am

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