Civile

Processo tributario, presto dl passaggio a Teams

Tutti i segretari sono stati abilitati all'accesso alla piattaforma Skype for business; il Mef ha inoltre preparato una guida scritta per spiegare i vari passaggi per il collegamento

di Federica Micardi

Il processo tributario si avvicina velocemente alla video udienza. Dopo aver trovato il supporto normativo per la trattazione a regime, il ministero dell'Economia si è velocemente attivato per fornire i supporti tecnici che ancora mancano.
Tutti i segretari sono stati abilitati all'accesso alla piattaforma Skype for business; il Mef ha inoltre preparato una guida scritta per spiegare i vari passaggi per il collegamento (seguiranno anche dei tutorial). Lo ha comunicato ieri il direttore della Giustizia tributaria del Mef Fiorenzo Sirianni nel corso di un webinar organizzato da Uncat (Unione nazionale Camere avvocati tributaristi) sugli aspetti tecnici e pratici dell'udienza da remoto.
Sirianni ha anche anticipato che, in vista della dismissione della piattaforma Skype for business, il ministero si sta già attivando per consentire entro il prossimo anno anche l'utilizzo della piattaforma Teams di Microsoft; presto sarà avviata la richiesta di parere al Garante della privacy. Teams consente, per esempio di vedere fino a 49 soggetti collegati in contemporanea ed è in continuo aggiornamento mentre Skype for business, che consente di vedere al massimo cinque soggetti collegati in contemporanea, è destinata ad essere rottamata (anche se resterà operativa fino al 2025) e quindi non sarà più aggiornata. Per questo Sirianni si è anche raccomandato di passare, quando sarà possibile, a Teams.
Sempre Sirianni ieri ha confermato che udienze in contemporanea si possono già effettuare nelle sezioni medie e piccole; per le sezioni grandi il Mef sta lavorando per fornire una banda ampia abbastanza. Ovviamente se si lavora da casa sarà necessario avere una banda sufficiente per consentire lo svolgersi dell'udienza (una connessione di rete con ampiezza di banda dedicata di almeno 0,5Megabit/secondo in upload e di almeno 1,3 Megabit/secondo in download).
Mentre la video udienza entra a regime nella giustizia tributaria ci si trova comunque a dover gestire l'attuale fase di lockdown differenziati sul territorio nazionale. Ieri Uncat ha comunicato il suo appoggio a un emendamento all'articolo 27 del Dl Ristori, che disciplina il processo tributario nel periodo emergenziale, presentato in Commissione Finanze e Bilancio del Senato, volto a garantire il rinvio a nuovo ruolo nel caso in cui i difensori insistano nel voler procedere con la discussione in pubblica udienza e non sia possibile procedere neanche da remoto. Una facoltà riconosciuta dalle linee guida emanate dal Consiglio nazionale della giustizia tributaria e che, attraverso una modifica dell'articolo 27, arriverebbe ad avere anche il supporto normativo.

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