Giustizia

Calderone al Governo: "equo compenso" e sostegni ai professionisti per ripartire

La presidente del Comitato unitario delle professioni e dei Consulenti del lavoro indica la ricetta per risollevare il Paese dopo la pandemia

Equo compenso, ammortizzatore sociale unico e sostegno economico strutturale e trasversale per i professionisti. La presidente del Comitato unitario delle professioni e dei Consulenti del lavoro, Marina Calderone, traccia la strada per uscire dalla crisi.

"Abbiamo presentato un documento al ministro del Lavoro Orlando per sintetizzare tutte le proposte dei consulenti del lavoro per la ripartenza del paese. Fra queste, ovviamente, c'è l'equo compenso, che è un principio di civiltà a salvaguardia della libertà negoziale e dell'indipendenza dei professionisti chiamati a un importante ruolo di terzietà".

"Chiediamo che tale principio - continua Calderone - valga in tutti i rapporti, pubblici e privati, senza distinzioni o limiti. Ma ci sono altri interventi necessari: dalla normazione della responsabilità professionale in caso di malattia ad un sostegno economico strutturale e trasversale per i tanti professionisti colpiti dalla crisi, che superi i requisiti limitati e stringenti dell'Iscro, senza dimenticare prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario per coloro che abbiano subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie", conclude.

Per Calderone bisogna investire prioritariamente su: Pmi, lavoro autonomo, politiche attive del lavoro e semplificazione. "Obiettivi – afferma - per i quali abbiamo a disposizione risorse europee straordinarie". "Questo significa, d'altra parte, salvaguardare – sottolinea - centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ma anche autonomi e professionisti, fra i più colpiti dalla crisi, meritano finalmente la dovuta attenzione, con nuove forme di tutela, non solo economiche ma anche socio-sanitarie".

"In contemporanea, è necessario velocizzare l'approvvigionamento dei vaccini, ma anche rimuovere gli ostacoli burocratici alla loro somministrazione: sono passi fondamentali per raggiungere livelli di salvaguardia della salute di lavoratori e cittadini tali da consentire all'economia di ripartire", conclude.

"Il Covid - prosegue - ha messo in luce quanto sia farraginoso e complesso il sistema degli ammortizzatori sociali, rendendo ancor più urgente la realizzazione di un ammortizzatore sociale unico emergenziale. E i consulenti del lavoro sono pronti a fare la loro parte in questa 'partita'.

Infine la Presidente affronta anche il capitolo fiscale dove "sono tante le criticità da risolvere". Serve una riforma strutturale che deve avere come obiettivi la razionalizzazione di imposte e aliquote ma anche la definizione di tempistiche coerenti con l'impegno degli intermediari, che si trovano oggi a dover far fronte ad una mole di adempimenti e versamenti concentrati in pochi giorni.

"È fondamentale - continua - ridurre tutte quelle forme di tassazione che disincentivano la circolazione del denaro, degli investimenti e dei consumi. Un fisco più semplice favorirebbe peraltro l'emersione del nero". "Altrettanto necessario è intervenire sul sistema sanzionatorio tributario, penalizzando gli evasori abituali e distinguendoli da chi non riesce a rispettare le scadenze fiscali a causa della crisi". "Proprio per questo, ad esempio, abbiamo chiesto una moratoria sulle eventuali sanzioni fiscali a carico dei professionisti contagiati che non riescano a rispettare le scadenze e la non applicazione degli Isa per il periodo d'imposta 2020",

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