Professione e Mercato

Il valzer delle poltrone negli studi legali

Mentre questo anno senza precedenti recenti nella storia si avvia alla conclusione, le sperimentazioni per far fronte alle nuove esigenze ampliano i confini delle consulenze in materia di proprietà intellettuale

di Elena Pasquini

È tempo di idee. E della loro tutela, conseguentemente. Così, mentre questo anno senza precedenti recenti nella storia si avvia alla conclusione, le sperimentazioni per far fronte alle nuove esigenze ampliano i confini delle consulenze in materia di proprietà intellettuale. La risposta è nei movimenti che interessano i professionisti specializzati in materia e nelle scelte di avviare nuove practice all’interno degli studi (o di rafforzare quelle esistenti).

Nei giri di valzer dell’ultima settimana Bird & Bird ha catturato l’attenzione con l’inserimento su Roma di Adriano D’Ottavio come co-head del dipartimento di Intellectual Property insieme a Debora Stella. Per l’avvocato, ex Chiomenti, la qualifica di senior associate e l’incarico di continuare a sviluppare la practice Privacy e Data Protection. Due aree di ampia specializzazione per D’Ottavio, a cui si affianca l’esperienza in materia di cyber security, sviluppata nel supporto e assistenza a società italiane e multinazionali per la gestione e la protezione dei patrimoni di dati.

Il dipartimento di proprietà industriale e intellettuale e di diritto della concorrenza in L&B Partners Avvocati Associati parte grazie all’arrivo in studio, come partner, di Valentina Bonomo , accompagnata da Elena Ronda (managing associate). L’avvocata lascia BonelliErede dopo esperienze in Lombardi e Associati e in Vanzetti e Associati; ha maturato una vasta esperienza in materia IP e concorrenza, a livello sia giudiziale sia stragiudiziale, essendosi occupata della gestione di complessi contenziosi, anche con risvolti multigiurisdizionali, nonché di articolate operazioni di natura straordinaria che coinvolgono i diritti IP (anche in contesti di private equity e di venture capital) e di processi di technology transfer in svariati settori industriali tra i quali energy, life science, biotech, deep tech e digital innovation. Ferma la tradizionale focalizzazione su alcune industries, con l’energia e le infrastrutture in prima fila, la strategia L&B punta a cogliere le opportunità del mercato ampliando i servizi offerti e rafforzando quelli esistenti con innesti di specialisti come Davide Pelloso nel corporate M&A, ex Lombardi, o Pina Lombardi nell’amministrativo in arrivo da Orrick. «L’’ingresso di Valentina – ha commentato il managing partner Michele Di Terlizzi in una nota - è fondamentale per soddisfare la crescente domanda di un mercato che sta vivendo una fase di sofisticazione tecnologica e di digitalizzazione impensabile fino a pochi anni fa».

Occhi puntati sulle practice “core”, orecchie pronte a captare segnali per espandersi. In questa prospettiva Masotti Casella ha aperto le porte dello studio al giovane commercialista di origine camerunense Guillame Bitjoka . Con formazione italiana e francese ed esperienza rilevante in ambito contabile e fiscale, Bitjoka sarà parte del team Tax guidato da Francesca Masotti per rispondere alle diverse esigenze dei mercati francesi e dell’Africa francofona sia per le operazioni straordinarie sia per assistenze di private wealth.

CDR – Cattaneo Dall’Olio Rho & Partners Tax & Legal, intanto, conclude la riorganizzazione dell’ufficio di Verona con l’ingresso di Matteo Bulighin . Il nuovo salary partner arriva da PwC Tls e sarà il responsabile della sede scaligera. Con lui lo studio innesta esperienza in materia di fiscalità d’impresa, con particolare riguardo a quella internazionale e alla fiscalità dei gruppi.

Non mancano neanche le promozioni. Ruolo da senior attorney per Francesco Iodice , dal 2008 in Cleary Gottlieb: l’avvocato si occupa in prevalenza di diritto societario e operazioni finanziarie, con particolare riguardo a operazioni di M&A, anche in situazioni distressed, diritto fallimentare, operazioni di finanziamento e ristrutturazioni del debito. Inoltre, presta consulenza in materia di normativa golden power a livello italiano ed europeo. La nomina segue gli ultimi incarichi al fianco di ArcelorMittal in relazione all’investimento di Invitalia in AM InvestCo, di Euronext, di Satispay in un round di finanziamenti, di Ferrovie dello Stato Italiane nell’acquisizione di rami d’azienda di Alitalia.

Si brinda già, benché l’incarico inizi il prossimo 1° gennaio, per la nomina di Bruno Giuffrè nel board di DLA Piper International. Tra i quattro nuovi componenti dell’organismo c’è il co-managing partner della sede italiana dello studio. Giuffrè è arrivato in DLA Piper nel 2009 con un team proveniente da Giuffrè Scorcelli Rosa ed è anche il responsabile del dipartimento di litigation. Nel 2019 ha portato lo studio sopra i 100 milioni di fatturato.

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