Giustizia

Agenda Draghi, tra le priorità entra la riforma della giustizia civile

La riforma del penale invece non rientrerebbe nella short list. Cartabia e Severino nel toto ministri per la Giustizia

di Francesco Machina Grifeo

La riforma della Giustizia civile entra come prioritaria nell'agenda Draghi. Gli investimenti per velocizzare la macchina, del resto, sono tra i punti essenziali anche del Recovery Fund. Niente di scritto almeno per ora, ma sulla volontà di agire velocemente su quello che è considerato un grosso freno per l'economia, che secondo alcune stime si mangia fino a due punti di Pil, concordano tutti gruppi politici usciti dalla consultazioni.

Secondo l'ultimo rapporto del Cepej (Commissione europea per l'efficienza della giustizia) il tempo medio per arrivare a una sentenza in primo grado nel processo civile è stato di 527 giorni, secondo solo a quello della Grecia (559 giorni), contro una media europea di 233 giorni. Non va meglio nel penale dove con 361 giorni (contro una media di 144 giorni) registriamo il record negativo in Europa. Da qui l'insistenza di Bruxelles sulla necessità di intervenire sui tempi anche per favorire gli investimenti esteri.

Nel totoministri per il dicastero della Giustizia entrano invece due donne: Marta Cartabia, ex giudice costituzionale, particolarmente apprezzata al Colle, e Paola Severino che aveva già ricoperto il ruolo di Guardasigilli nel governo Monti.

A quanto riferito dal presidente di Centro Democratico Tabacci, oltre al piano vaccinale ed all'ambizioso progetto di prevedere "una autonoma capacità fiscale della Ue", il Presidente incaricato avrebbe messo al centro del suo programma "la riforma della pubblica amministrazione insistendo sul digitale, della giustizia civile e amministrativa, e del fisco".

Altri indizi sono stati rivelati dal capo delegazione delle minoranze linguistiche Manfred Schullian: «Draghi ha indicato i pilastri del suo programma, basato su sanità, campagna vaccinale, da iniziare davvero e portare a termine, ambiente, lavoro e imprese". A questo riguardo, ha aggiunto, Draghi ha detto "evitare contributo a fondo perduto ma finanziare le imprese per poter riprendere la loro attività". Tre le riforme previste: "Pubblica amministrazione, fisco e giustizia civile".

Anche Emma Bonino (+Europa), al termine delle consultazioni ribadisce le priorità: «Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che ci chiede la Commissione europea: fisco, burocrazia e giustizia. Abbiamo aggiunto, non solo quella amministrativa e civile ma anche quella penale, con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane ».

A insistere per un intervento sul penale è stata anche la delegazioni del Psi che ha chiesto "attenzione al comparto della giustizia, potenziare la garanzia della difesa, riforma del processo penale e modifica della norma sulla prescrizione".

Secondo alcune indiscrezioni, però, Draghi sarebbe stato più freddo sulla riforma penale, ritenendola importante, ma non prioritariaper l'Ue che nell'ottica del Recovery Plan chiede un intervento sulla giustizia civile.

Sul tema si era speso nei giorni scorsi il Presidente dell'Ucpi Caiazz a ricordando come "il Governo del populismo giustizialista" era naufragato proprio sulla prescrizione dei reati. "Un istituto, lo ripetiamo fino alla nausea, che garantisce un principio di civiltà basico ed elementare". Mentre l'attuale legge delega di riforma del processo penale "non ha più nulla a che fare con gli approdi del tavolo tecnico col Ministero" che aveva tracciato "la via maestra per ridurre drasticamente i tempi del processo, lasciando intatte le garanzie dell'imputato" attraverso lo "straordinario potenziamento dei riti alternativi e del filtro della udienza preliminare, forte depenalizzazione".

Mentre sulla possibilità da parte del Governo in gestazione di riformare la prescrizione, il deputato di Azione Costa, intervistato oggi da Il Fatto Quotidiano, ha risposto: "Sì, nella nuova maggioranza che sosterrà Draghi ci saranno Renzi, Berlusconi e Salvini che la pensano come me sulla prescrizione. Spero che arrivi anche il Pd".

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