Professione e Mercato

IVA: il fondo d'investimento immobiliare e, per suo conto, la SGR assumono la qualifica di "impresa costruttrice"

Risposta di ADE all'interpello in merito alla possibilità per una SGR per conto di un FIA immobiliare riservato da essa gestito di acquisire la qualifica di "impresa costruttrice" ai fini della gestione dell'IVA.

Stefano Grilli


Lo studio legale internazionale Gianni & Origoni ha ottenuto venerdì scorso la risposta all'interpello sottoposto all'Agenzia delle Entrate in merito alla possibilità per una SGR per conto di un FIA immobiliare riservato da essa gestito di acquisire la qualifica di "impresa costruttrice" ai fini della gestione dell'IVA.
Riflesso di tale qualifica è la possibilità per la SGR, per conto del fondo gestito, di esercitare l'opzione per l'applicazione dell'imposta ai contratti di locazione di immobili abitativi costruiti senza subire così limitazioni all'esercizio di detrazione dell'IVA.
L'interpello è stato presentato dal dipartimento Tax dello Studio, con il partner Stefano Grilli e il supporto dell'associate Fausto Capello.
Attraverso l'iniziativa di GOP è stato dunque possibile chiarire i dubbi interpretativi sulla questione, che erano scaturiti da precedenti interpretazioni dell'Agenzia delle Entrate che avevano generato preoccupazioni negli operatori del settore per il potenziale impatto economico negativo conseguente al disconoscimento della qualifica di "impresa costruttrice" in capo al fondo a fini IVA.
Inoltre, la risposta a interpello ha confermato quanto auspicato in sede parlamentare già nel 2015 in riferimento all'esigenza di rendere il sistema nazionale maggiormente coerente con l'ordinamento dell'Unione europea per quanto riguarda l'indetraibilità oggettiva dell'IVA (art. 19-bis, lett. i del d.p.R. 26 ottobre 1972, n. 633).

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