Responsabilità

Sinistro stradale: il concorso di colpa si misura in base alla priorità della condotta

La Cassazione, con la sentenza n. 7406/21, richiama la decisione d'appello che ha completamente cambiato le responsabilità determinate in primo grado

di Giampaolo Piagnerelli

Nell'incidente stradale con concorso di colpa, per individuare correttamente la percentuale di responsabilità occorre far riferimento "al criterio della priorità della condotta nell'originare il sinistro". Lo chiarisce la Cassazione con la sentenza n. 7406/21.

Venendo ai fatti in un incidente stradale in cui ha perso la vita un conducente, il tribunale di Roma ha dichiarato che il sinistro stradale si era verificato per colpa concorrente nella misura del 70% (soggetto che andava a una velocità maggiore di quella consentita) e del 30% (soggetto che aveva invaso la corsia opposta) condannando i due guidatori in solido con Ina Assitalia alla corresponsione della somma complessiva pari a 620mila euro. La Corte d'appello, invece, ha spostato completamente il peso della responsabilità nella misura del 40% e 60%.

Nel caso di specie al soggetto deceduto è stata riconosciuta la maggiore responsabilità per aver invaso la corsia opposta senza rispettare l'obbligo di dare precedenza, mentre per l'altro guidatore la colpa era minore in funzione della velocità più elevata, ma che di certo non ha causato il sinistro.

La Cassazione ricorda come in queste circostanze sia da applicare il criterio della priorità della condotta nell'originare il sinistro. La Corte d'appello sulla base dell'accertata dinamica del sinistro ha valutato le responsabilità dei due conducenti e le rispettive colpe, ritenendo, nell'esercizio del suo potere discrezionale, preponderante la responsabilità del guidatore poi deceduto per non aver rispettato il segnale di precedenza e per aver invaso l'opposta corsia di marcia (e quindi per aver originato una situazione di estremo pericolo da cui deriva la priorità della condotta) rispetto a quella dell'altro guidatore per aver tenuto una velocità non consona alla situazione ambientale, rilevante solo in termini di aggravamento delle conseguenze: non avrebbe potuto evitare il sinistro e una minore corsa avrebbe solo potuto diminuire la velocità di impatto.

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