Penale

Ecco come funziona il deposito telematico nel processo penale

di Guido Camera

Il deposito telematico consiste nel caricamento di un documento informatico dematerializzato, da parte del difensore, attraverso l’area riservata di un apposito portale per il deposito degli atti penali del ministero della Giustizia, detto «Pdp».

La procedura per il deposito e i requisiti degli atti sono indicati dal provvedimento 5477 del 12 maggio 2020 del direttore generale dei sistemi informativi e automatizzati del ministero della Giustizia.

Si precisa che l’atto da depositare e gli allegati devono essere in formato Pdf, ottenuto da una trasformazione di un documento testuale, senza restrizione per le operazioni di selezione e copia di parti; non è ammessa la scansione di immagini. L’atto e i documenti allegati vanno sottoscritti con firma digitale o firma elettronica qualificata; possono essere sottoscritti digitalmente da più soggetti purché almeno uno sia il depositante; la dimensione massima consentita per ciascun deposito di atti e allegati è di 30 Megabyte

Il portale, all’esito della procedura di deposito telematico dell’atto, rilascia una ricevuta di accettazione con un numero identificativo, i dati del depositante e la data e l’orario dell’operazione di invio rilevati dai sistemi informativi del ministero; accedendo al Pdp è possibile verificare lo stato del deposito

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