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Legge di Bilancio 2021 - Nuove opportunità in tema di sostenibilità

La Legge di Bilancio 2021 (L. 178/2020) ha introdotto nuove misure di sostegno allo sviluppo sostenibile. Spiccano gli incentivi verso una mobilità più green e l'istituzione di fondi e contributi per aziende ed enti pubblici.

di Josephine Romano e Sonia Belloli*

Tra le disposizioni meritevoli di attenzione, troviamo l'istituzione del "Fondo green economy" per erogare risorse alle PMI del settore aeronautico nazionale, della chimica verde, della fabbricazione di componenti per la mobilità elettrica e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il fondo prevede contributi per operazioni di fusione, aggregazioni, acquisizioni, riorganizzazione, ristrutturazioni e rafforzamento del capitale per investimenti volti alla transizione tecnologica e alla sostenibilità ecologica/ambientale dei processi produttivi. Le società potranno così cogliere l'opportunità per rivedere la loro politica ambientale e di sostenibilità, ad esempio, ripensando alla supply chain oppure realizzando progetti di efficienza energetica o di conversione ad energie rinnovabili. Il fondo ha una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021, di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. I criteri e le modalità di accesso alle prestazioni del fondo nonché le forme di partecipazione al medesimo da parte di investitori privati saranno successivamente definiti con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Si segnala poi l'istituzione del "Fondo per la transizione energetica nel settore industriale", al quale verranno destinati parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di gas serra secondo il Sistema Europeo di Scambio di Quote di Emissione (European Union Emissions Trading Scheme - EU ETS). I ricavi finanzieranno interventi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore industriale, oltre a misure per la riconversione occupazionale nei territori in cui sono ubicate centrali a carbone. L'ammontare sarà ripartito come segue: (i) 10 milioni di euro destinati ad interventi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore industriale; e (ii) 140 milioni di euro annui invece destinati a misure finanziarie a favore di settori o di sottosettori considerati esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio.

La Legge di Bilancio assegna alle Regioni, per gli anni 2021 - 2034, importanti contributi per investimenti di progettazione e realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per interventi di viabilità, messa in sicurezza e sviluppo di sistemi di trasporto pubblico sostenibili, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica, per le infrastrutture sociali e le bonifiche ambientali dei siti inquinati e per investimenti relativi all'acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e altri beni ad utilizzo pluriennale.

Ha suscitato grande interesse l'istituzione del "Sistema volontario di certificazione ambientale per la finanza sostenibile", ancora da definire ma che, secondo la Legge di Bilancio, consentirà di valutare il grado di sostenibilità ambientale e la natura ecosostenibile dei progetti pubblici e privati degli investimenti. Si rinvia a una futura delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica, il cui compito sarà di individuare i criteri di valutazione e le modalità di accesso al sistema. L'esame delle richieste e il rilascio della certificazione saranno svolti dal Comitato per la finanza ecosostenibile, che verrà istituito presso il Ministero dell'Ambiente.

Le misure riassunte si aggiungono alle detrazioni fiscali per l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili, tra cui la proroga sino al 31 dicembre 2021 della scadenza delle detrazioni fiscali per le spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus) e la proroga sino al 30 giugno 2022 per l'applicazione della detrazione del 110% sia per i lavori di efficienza energetica che per quelli antisismici (Superbonus).

* a cura di Josephine Romano, Partner Deloitte Legal e Sonia Belloli, Associate Deloitte Legal

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