Giustizia

Anm: senza vaccini rallentare l'attività giurisdizionale – Mercoledì in Cdm la proroga della legislazione d'emergenza

"Sconcerto" degli avvocati per la "minaccia" della Giunta esecutiva dell'Associazione nazionale magistrati

di Francesco Machina Grifeo

Rallentare subito tutta l'attività giurisdizionale dei tribunali senza escludere la possibilità di fermarla se non "urgente". Con una durissima nota emanata, ieri sera, l'Associazione nazionale magistrati, preso atto del nuovo Piano vaccinale che ha escluso il lavoratori del settore giustizia come categoria prioritaria da vaccinare, ha invitato i capi degli uffici, in assenza di provvedimentio normativi,a"limitare" tutte le attività per non rischiare il contagio. L'Aiga ha subito dichiarato il proprio "sconcerto" per la "minaccia" dei magistrati, affermando che "oggi chi rischia di più il contagio sono proprio gli Avvocati, costretti a lunghe attese per le udienze in luoghi ove non è possibile rispettare il distanziamento".

Il Decreto di proroga emergenza - Nel prossimo decreto Covid che arriverà mercoledì in Consiglio dei ministri (il Cdm inizialmente era previsto martedì), a quanto si apprende da fonti di Via Arenula, ci sarà invece la proroga, fino al 31 luglio, della legislazione vigente per l'emergenza negli uffici giudiziari. La richiesta era arrivata nei giorni scorsi proprio dall'Associazione nazionale magistrati nel corso di un colloquio con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia nel quale si sarebbe parlato anche del nuovo Piano vaccini per classi di età.

Sisto, tutelare la salute - Getta acqua sul fuoco il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto intervistato da Radio24. "Non vedo nell'allarme lanciato dall'Anm un tentativo di condizionamento quanto, piuttosto, la richiesta responsabile di un approfondimento sui rischi . D'altra parte, la nostra edilizia giudiziaria molto spesso rende impossibile evitare gli assembramenti". Anche se poi ha aggiunto che "il piano vaccinale non è in discussione". Non si però "pretendere che non si segnalino criticità mi sembra troppo. Solo ieri, a Bari, ho notizia di due magistrati contagiati". "È dunque opportuno – ha concluso - provare ad aiutare i capi degli uffici con indicazioni tali da consentire che il diritto alla salute venga tutelato al meglio anche nei luoghi della giustizia".

La posizione dell'Anm - Secondo il sindacato delle "toghe" dunque il nuovo Piano strategico vaccinale, modificando le Linee Guida approvate dal Parlamento nel dicembre 2020, "considera il servizio giustizia con carattere di minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione". Una decisione, proseguono i magistrati, che desta "disagio e sconcerto". Infatti, prosegue l'Anm, l'esclusione in un momento di "grave recrudescenza" dell'epidemia "imporrà fin da subito il sensibile rallentamento di tutte le attività giudiziarie che devono essere necessariamente svolte in presenza, donde l'inevitabile allungamento dei tempi di definizione dei processi". Questo, aggiungono, "in assoluta antitesi con gli obiettivi di riduzione dei tempi imposti dall'Ue e richiamati dalla Ministra prof.ssa Cartabia nelle linee programmatiche esposte recentemente al Parlamento".

"Ove – concludono - dovessero inspiegabilmente mancare interventi volti alla limitazione dell'attività giudiziaria sull'intero territorio nazionale, l'Anm invita i dirigenti degli uffici giudiziari, con la sollecitudine che la gravità del momento richiede, ad adottare, a tutela della salute, energiche misure organizzative al fine di rallentare immediatamente tutte le attività dei rispettivi uffici, senza escludere, nei casi più estremi, anche la sospensione dell'attività giudiziaria non urgente".

Aiga: a rischiare di più sono gli avvocati - Per l'Associazione dei giovani avvocati, invece, "preso atto della decisione del Governo di procedere alle vaccinazioni seguendo esclusivamente il criterio anagrafico, non si comprende la ragione per cui i Magistrati dovrebbero comunque ricevere il vaccino in via prioritaria". "L'Anm – afferma il Presidente Aiga Antonio De Angelis - anziché invitare i Capi degli Uffici Giudiziari ad adottare: ‘energiche misure organizzative al fine di rallentare immediatamente tutte le attività dei rispettivi uffici', dovrebbe prodigarsi per cercare di garantire lo svolgimento di tutte le attività giudiziarie in sicurezza, a partire dalla fissazione delle udienze per fasce orarie, anche pomeridiane".

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