Professione e Mercato

L’Anm sceglie il presidente: Santalucia eletto al vertice

Il passo indietro di Luca Poniz permette di sbloccare l’impasse dopo un mese e mezzo

di Giovanni Negri

Alla fine, al terzo tentativo l’Anm riesce a eleggere i nuovi vertici. Alla presidenza è stato votato (30 i consensi su 36 votanti) Giuseppe Santalucia, magistrato aderente a Magistratura Democratica, con forte esperienza di penale negli uffici del Meridione (pm a Patti e Messina e Gip a Reggio Calabria), oggi in Cassazione, ieri capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Giustizia nell’amministrazione di Andrea Orlando. C’è voluto un mese e mezzo e 3 riunioni del “parlamentino”, e non era mai successo, per arrivare a questo risultato, favorito ieri mattina in apertura dei lavori dal passo indietro del pm milanese Luca Poniz, il più votato alla consultazione dello scorso 20 ottobre, di Area e presidente uscente.

Il beau geste di Poniz, sul quale era stato posto il veto di Magistratura Indipendente che chiedeva un segno di discontinuità rispetto alla giunta precedente dalla cui gestione unitaria MI era stata esclusa per le conseguenze del caso Palamara, ha permesso di fare convergere su Santalucia i voti delle 3 correnti “storiche” perchè ad Area e MI si sono aggiunti i voti di Unicost e alla fine anche quelli di Autonomia e Indipendenza. Fuori dalla giunta restano solo i 4 consiglieri del nuovo gruppo di Articolo Centouno, sostenitori del sorteggio per l’elezione del csm e anche ieri polemici sulla partecipazione dei segretari di corrente alle trattative che hanno condotto all’accordo.

Nel suo primo e breve intervento dopo l’elezione Santalucia ha sottolineato il valore della mediazione, non come elemento di compromesso al ribasso, ma come strumento di un programma in cui tutta la magsitratura possa riconoscersi.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©