Penale

Dl immigrazione-sicurezza, convertito in legge n. 173/2020: la relazione dell'Ufficio del massimario penale

Nell'analisi della Cassazione importanti indicazioni sulla nuova disciplina legislativa

Segnaliamo e pubblichiamo - per la rilevanza della materia ed i profili inediti trattati - la relazione su novità normativa n. 100/2020 dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo della Suprema Corte di Cassazione in materia di “Disposizioni urgenti in materia di diritto penale introdotte dal D.L. 21 ottobre 2020, n. 130 (cd. decreto “immigrazione-sicurezza”), conv., con modif., in l. 18 dicembre 2020, n. 173”, pubblicata sul Portale pubblico del Massimario, ove è liberamente scaricabile.

La relazione - redatta dal Consigliere Aldo Natalini, giudice addetto all’Ufficio del Massimario - esamina a prima lettura le molte disposizioni penalistiche e processual-penalistiche contenute nell’ultimo Dl Immigrazione-sicurezza, divenuto ormai legge dello Stato, e si affianca alla coeva relazione n. 94/2020 sui profili civilistici in tema di protezione internazionale del medesimo Ufficio (settore civile) di cui abbiamo dato notizia in queste pagine.

Da segnalare la diffusa analisi del delitto di nuovo conio di cui all’articolo 1, comma 2, del Dl, incriminante la trasgressione dei divieti ministeriali di transito e sosta di navi nel mare territoriale (incriminazione che sostituisce il precedente, corrispondente illecito amministrativo introdotto dal “decreto sicurezza-bis”, nell’ambito della politica sui “porti chiusi”, severamente punito con pene a suo tempo ritenute sproporzionate dal Presidente della Repubblica: vedi NT Plus Diritto del 5 gennaio 2021 ). Il compilatore inquadra il novello reato come fattispecie “navigazionista” propria (cioè a soggettività ristretta), di pericolo e struttura meramente sanzionatoria, in funzione della protezione penale dei divieti di approdo (allo stato non emanati dal Viminale).

Interessante è, poi, la ricostruzione in termini di inedita scriminante procedurale della disposizione che esclude espressamente l’applicabilità del divieto alle operazioni di soccorso in mare in favore dei naufraghi-migranti (art. 1, comma 2, secondo periodo).

I CONTENUTI DELLA RELAZIONE

Questo il sommario della Relazione n. 100/2020:

1. Premessa: il d.l. n. 130 del 2020, conv., con modif., in l. n. 173 del 2020

2. Le attribuzioni ministeriali sui controlli di frontiera marittima (art. 1, comma 2)

2.1 Il nuovo delitto “navigazionista” di inosservanza dei provvedimenti di divieto di transito e sosta di navi nel mare territoriale (art. 1, comma 2, primo e terzo periodo)

2.2 L’inapplicabilità del divieto alle operazioni di soccorso in mare: l’inedita giustificante procedurale (art. 1, comma 2, secondo periodo)

3. Le disposizioni processuali in materia di delitti commessi nei centri di permanenza per i rimpatri: l’arresto differito (art. 6)

3.1 La correlata ipotesi di giudizio direttissimo atipico

4. Le modifiche in tema di inapplicabilità ratione materiae dell’art. 131-bis cod.pen. (art. 7)

5. Le modifiche all’art. 391-bis cod.pen. (art. 8)

6. Il nuovo delitto ex art. 391-ter cod.pen. di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti (art. 9)

7. Le modifiche all’art. 588 cod.pen. (art. 10)

8. La violazione delle prescrizioni del cd. DASPO urbano (art. 11).

 

 

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