Giustizia

Oltre 11mila avvocati colpiti dal Covid, Cassa Forense chiede la vaccinazione prioritaria

Luciano: proteggere i colleghi che ogni giorno si espongono al rischio contagio

Cassa Forense ha chiesto ai Ministeri della Salute e della Giustizia di includere gli avvocati nell'elenco dei lavoratori vulnerabili ai quali somministrare prioritariamente il vaccino anti Covid-19.

Sono oltre 11 mila, infatti, le istanze assistenziali pervenute alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense da parte di avvocati che hanno contratto direttamente la malattia o che sono stati costretti all'isolamento per contatti a rischio.

"Chiedo al Governo - scrive il Presidente Nunzio Luciano - di proteggere i colleghi che ogni giorno si espongono al rischio di contagio per onorare il dovere professionale e assicurare il funzionamento della giustizia. Gli Avvocati, unitamente agli operatori del settore giustizia magistrati, personale amministrativo, forze dell'ordine assicurano un servizio essenziale tutelando il diritto costituzionalmente garantito dei cittadini alla difesa".

Dopo la sospensione disposta durante la fase emergenziale, prosegue il comunicato della Cassa, le attività del settore sono riprese con l'adozione di procedure precauzionali e con la riduzione degli accessi presso gli uffici giudiziari e le aule di udienza. I Palazzi di giustizia, continua, sono frequentati quotidianamente da centinaia di persone e spesso in questi mesi si sono rivelati focolai di trasmissione del virus.

"Ogni caso di accertata trasmissione del virus negli spazi aperti al pubblico, quali gli uffici giudiziari e le Aule di giustizia - precisa il presidente Luciano -, comporta la necessità di procedere alla sanificazione dei luoghi, di sospendere le attività lavorative e l'obbligo delle quarantene fiduciarie per i contatti a rischio. Ciò, con inevitabile allungamento dei tempi dei processi giudiziari e aggravio economico di costi per lo Stato."

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