Giustizia

Cdm: proroga emergenza, più tempo per concorso in magistratura e rimessione in termini per disfunzioni telematiche

Si delineano i temi relativi alla "Giustizia" che saranno affrontati dal Consiglio dei ministri di mercoledì 31 marzo

di Francesco Machina Grifeo

Nel nuovo decreto per fronteggiare la diffusione del contagio da Covid-19 sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri, convocato per mercoledì 31 marzo alle 17,30, dovrebbe entrare, a quanto si apprende, anche il rinvio del concorso in magistratura attualmente previsto per fine maggio. Inoltre, è prevista la proroga della normativa di emergenza negli uffici giudiziari e la possibilità di fare ripartire i termini nei casi malfunzionamento del portale telematico .

Si va dunque verso un rinvio del concorso, per esami, a 310 posti di magistrato ordinario (indetto con Dm 29 ottobre 2019), attualmente previsto nei giorni 25, 26 e 28 maggio 2021 in due sedi (la Fiera Roma, in via Portuense, nn. 1645 – 1647 e la Fiera Milano Rho, strada statale Sempione, n. 28), per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Nel decreto covid di domani, infatti, entrerebbe una norma che consente delle deroghe alle leggi attualmente vigenti in materia di concorso in magistratura.

Sarà poi un successivo decreto ministeriale a regolare tutti i dettagli e dunque anche a fissare le nuove date e le modalità di svolgimento dell'esame. Queste ultime dovranno ottenere prima il via libera del Comitato tecnico scientifico. Mentre per i tempi si ipotizza che i circa 10mila candidati potranno sostenere il concorso prima del mese di agosto. Infine, per consentire le prove in sicurezza, gli esami saranno dislocati su più sedi e le prove si svolgeranno con una modalità più agile, in modo tale da permettere la presenza dei candidati per meno ore.

Un altro elemento che sarà presente nel decreto Covid, è la proroga della normativa d'emergenza per uffici giudiziari che verrà procastinata fino al 31 luglio. La richiesta era arrivata nei giorni scorsi proprio dall'Associazione nazionale magistrati nel corso di un colloquio con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia ma poi era entrata come ulteriore elemento polemico nella nota dell'Anm sui vaccini che ha suscitato tanto clamore. Allo stato però la questione sembra destinata a rapida soluzione

Infine, il Cdm dovrebbe approvare anche una norma relativa alla rimessione in termini in caso di cattivo funzionamento del portale di deposito degli atti. Un tema molto caro alle Camere penali che hanno proclamato l'astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per i giorni 29, 30 e 31 marzo 2021, proprio a seguito delle "reiterate richieste, tutte andate a vuoto di consentire, alla luce di un ‘evidente malfunzionamento dei portali' (cosa che determina una ‘grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese), di accedere anche alle modalità tradizionali di deposito e accesso ai fascicoli".

Altro tema caldo in fase di definizione da parte del Governo, infine, è l'obbligo vaccinale e lo scudo penal e per i medici e gli operatori sanitari. Per il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto: "Sarà una norma innanzitutto corretta sul piano dell'impianto costituzionale, poiché la protezione della salute passa anche attraverso tale scelta. È pure del tutto legittimo proteggere con uno 'scudo' chi si impegna nelle vaccinazioni non potendo avere altre responsabilità che vadano oltre il gesto tecnico del vaccinare".

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