Penale

Bonafede vara il tavolo contro il rischio corruzione

Supercommissione per blindare il Recovery fund dall’attacco delle mafie

di Giovanni Negri.

La denominazione è un po’ altisonante, la composizione certo di qualità, la polemica politica già in atto. Il ministro della Giustizia annuncia di avere firmato il decreto per l’istituzione dell’«Alleanza contro la corruzione», commissione di grandi esperti con i vertici della magistratura e di Banca d’Italia, oltre a punte di eccellenza dell’Accademia. L’obiettivo è quello di mettere subito al lavoro questa supercommissione per monitorare l’impermeabilità delle risorse del Recovery fund dagli attacchi della criminalità.

I componenti

Per Bonafede «l’emergenza della pandemia sarà accompagnata da un ingente sostegno finanziario» e per «impedire la dispersione e l’accaparramento criminale» di queste risorse ho firmato il decreto costitutivo di un’iniziativa intitolata “Alleanza contro la corruzione”: una grande consultazione pubblica di esperti di diversa provenienza professionale e di varia estrazione disciplinare, con l’intento di fare il punto sull’assetto messo in campo dal nostro Paese nei settori della prevenzione e del contrasto alla corruzione». «Basta già l’Autorità anticorruzione», fa sapere da Italia Viva Gennaro Migliore. Ma certo i nomi che faranno parte dell’organismo sono di alto livello, dal presidente di Banca d’Italia Ignazio Visco, al primo presidente della Cassazione Pietro Curzio, al Procuratore generale della medesima corte Giovanni Salvi, all’ex ministro della Giustizia Paola Severino. Ma ne faranno parte anche il vicepresidente del csm David Ermini, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e lo stesso presidente Anac Giuseppe Busia.

L’allarme Uif

Ma che ci sia allarme sull’intreccio tra pandemia e criminalità, lo confermano le dichiarazioni a Radiocor di Claudio Clemente, direttore della Uif, la financial unit italiana indipendente nata sotto l’egida della Banca d'Italia: «ad oggi abbiamo ricevuto circa 2.000 segnalazioni di operazioni sospette (Sos) legate all'emergenza Covid». Si tratta, spiega, di potenziali truffe, legate anche a finte raccolte di fondi per la beneficenza e truffe legate alle forniture di dpi.

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