Amministrativo

Consiglio di Stato e Tar: le principali decisioni della settimana

La selezione delle pronunce della giustizia amministrativa nel periodo compreso tra il primo e il 5 marzo 2021

di Giuseppe Cassano

Nella prima settimana del corrente mese di marzo la giustizia amministrativa interviene in tema di autorizzazioni all'esercizio di attività sanitarie, sottolineandone contenuto e natura giuridica, nonché in materia di distanze tra costruzioni evidenziando, a tal fine, l'irrilevanza dell'abuso edilizio in sé considerato.
I Giudici di Palazzo Spada precisano, ancora, la portata del principio, di matrice comunitaria, dell'equivalenza nelle procedure ad evidenza pubblica a tutela della libera concorrenza e della par condicio tra i partecipanti, nonché la portata (e i limiti operativi) dei piani per gli insediamenti produttivi.
Infine, qualificano le posizioni soggettive dei richiedenti l'esatta determinazione del contributo di costruzione alla stregua di un diritto soggettivo.
Da parte loro i Tribunali Amministrativi delineano i poteri del Comune in tema di allocazione di stazione radio base, bilanciano gli interessi e le necessità delle parti (lavoratore e datore) a fronte di una istanza per la scelta della sede di lavoro più vicina al domicilio della persona disabile da assistere, si soffermano infine sull'impugnazione delle norme regolamentari.

GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA - I PRINCIPI IN SINTESI

SANITÀ - Consiglio di Stato, sezione III, 3 marzo 2021, n. 1802
Il Consiglio di Stato precisa come l'esercizio di attività sanitarie per conto ed a carico del Ssn sia subordinato all'autorizzazione, all'accreditamento ed alla stipulazione degli accordi contrattuali. La valutazione del possesso in capo alla parte istante dei requisiti prescritti va svolta in via preventiva e condiziona il rilascio dell'autorizzazione tanto alla realizzazione della struttura che alla sua piena operatività.

GOVERNO DEL TERRITORIO Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1841
In materia di governo del territorio il Consiglio di Stato precisa come l'abuso edilizio in sé considerato, e cioè quello per cui l'interessato non abbia attestato l'intervenuta sanatoria o l'intervenuto condono al momento in cui occorre valutare la domanda del confinante di edificare sul proprio suolo, non può essere ex se rilevante e idoneo a paralizzare la posizione giuridica di chi abbia diritto di edificare.

APPALTI DI FORNITURE Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1863
In materia di appalti di forniture -sottolinea la sentenza qui in esame- trova generale applicazione il principio dell'equivalenza che permea l'intera disciplina dell'evidenza pubblica e che tutela la libera concorrenza e la par condicio tra i partecipanti. L'offerente può fornire con ogni mezzo la prova che le soluzioni proposte ottemperano in maniera equivalente ai requisiti definiti dalle specifiche tecniche; la stazione appaltante deve essere messa in condizione di svolgere una verifica effettiva della dichiarata equivalenza.

ATTIVITÀ PRODUTTIVE - Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1864
Il Consiglio di Stato osserva in sentenza come i piani per gli insediamenti produttivi siano strumenti di pianificazione (con contenuto di piano particolareggiato) che i comuni possono utilizzare per lo sviluppo degli insediamenti di carattere industriale, artigianale, commerciale e turistico nell'ambito di zone destinate ad insediamenti produttivi dai P.R.G. (o, anche, dai piani di fabbricazione) vigenti.

GOVERNO DEL TERRITORIO - Consiglio di Stato, sezione IV, 5 marzo 2021, n. 1875
Intervenuto in tema di governo del territorio, con la sentenza in esame, il Consiglio di Stato si sofferma in ordine alla qualificazione giuridica delle posizioni soggettive che sorgono in capo ai richiedenti l'esatta determinazione del contributo di costruzione pervenendo alla conclusione che esse sono di diritto soggettivo.

STAZIONE RADIO BASE - Tar Lazio, Roma, sezione II quater, 3 marzo 2021, n. 2591
Intervenuto in tema di allocazione sul territorio di nuovi impianti di telefonia mobile il Tar Roma, nella sentenza in esame, ritiene illegittima la scelta del Comune di individuare un'area quale sito preferenziale in base al criterio della massima distanza possibile dal centro abitato, ciò costituendo un (non consentito) limite alla localizzazione e non già un (consentito) criterio di localizzazione.

PUBBLICO IMPIEGO Tar Puglia, Lecce, sezione II, 4 marzo 2021, n. 369
Il Tar Lecce adito da una dipendente pubblica che, quale figlia unica, assisteva la madre affetta da handicap grave e chiedeva di poter esercitare il diritto alla scelta della sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere, ha sottolineato come tale diritto debba bilanciarsi con le esigenze economiche e organizzative della parte datoriale.

ATTI AMMINISTRATIVI Tar Veneto, sezione III. 4 marzo 2021, n. 302
Soffermatosi sull'impugnazione dei provvedimenti amministrativi l'adito Tar Venezia precisa che, se le norme regolamentari si rivolgono direttamente ai privati, essendo immediatamente capaci di costituire un rapporto giuridico con essi, sussiste l'onere di impugnativa immediata; quando invece non regolamentano la posizione del cittadino ma la condotta dell'amministrazione, non essendoci una lesione immediata per la sfera giuridica del cittadino, la facoltà di impugnazione matura solo con l'adozione dell'atto applicativo.

GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA – IL MASSIMARIO 

Autorizzazione sanitaria – Effetti (Dlgs 30 dicembre 1992, n. 502, articolo 8 ter)
In ambito sanitario l'articoll 8 ter Dlgs n. 502/1992 stabilisce che la realizzazione di strutture e l'esercizio di attività sanitarie e socio - sanitarie è subordinata ad autorizzazione, per la verifica sia dei requisiti minimi strutturali, tecnologici ed organizzativi, che di compatibilità del progetto, da parte della Regione, effettuata in rapporto al fabbisogno complessivo e alla localizzazione territoriale delle strutture presenti in ambito regionale, anche al fine di meglio garantire l'accessibilità ai servizi e valorizzare le aree di insediamento di nuove strutture.
Consiglio di Stato, sezione III, 3 marzo 2021, n. 1802

Diritti di edificare – Distanze tra costruzioni – Immobili abusivi (Dm 2 aprile 1968, n. 1444)
La verifica della distanza minima legale tra costruzioni deve essere operata nel momento in cui il cittadino legittimamente chieda di poter esercitare il proprio jus aedificandi, mentre l'eventuale successiva sanatoria dell'illecito edilizio (commesso dal terzo confinante) non assume rilievo impeditivo, tenuto conto che non appare razionalmente giustificabile come una valutazione posteriore (quella relativa alla sanabilità dell'abuso), inesistente all'atto dello svolgimento del procedimento amministrativo di rilascio del permesso di costruire ed al momento dell'adozione del relativo provvedimento, possa pregiudicare, con un sostanziale effetto retroattivo, il diritto anteriormente sorto e realizzatosi.
Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1841

Appalti di forniture – Offerte (Dlgs.18 aprile 2016, n. 50, articolo 68)
Negli appalti di fornitura, la produzione in sede di offerta delle schede tecniche dei prodotti è generalmente ritenuta idonea a consentire alla stazione appaltante lo svolgimento del giudizio di idoneità tecnica dell'offerta e di equivalenza dei requisiti del prodotto offerto alle specifiche tecniche. Una volta che l'amministrazione, anche implicitamente, abbia proceduto in tal senso, la scelta tecnico-discrezionale può essere inficiata soltanto qualora se ne dimostri l'erroneità.
Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1863

Governo del territorio - Piano per gli Insediamenti Produttivi – Natura giuridica (Lege 22 ottobre 1971, n. 865, articolo 27)
Il piano per gli insediamenti produttivi (PIP), per un verso, assicura un ordinato assetto urbanistico nella zona in cui andranno ad inserirsi i nuovi complessi produttivi, parimenti ad una adeguata collocazione di quelli già esistenti; per altro verso, ha la funzione di stimolare l'espansione produttiva nel territorio comunale, offrendo alle imprese – ad un prezzo politico e previa espropriazione ed urbanizzazione – le aree occorrenti per l'insediamento dei loro impianti.
Da tale ultima funzione deriva che i PIP sono connotati da eccezionalità poiché attraverso di essi si realizza un trasferimento di ricchezza dal proprietario espropriato all'assegnatario.
Consiglio di Stato, sezione IV, 4 marzo 2021, n. 1864

Governo del territorio - Contributo di costruzione (Dpr 6 giugno 2001, n. 380, articolo 16)
Le posizioni soggettive dei richiedenti l'esatta determinazione del contributo di costruzione sono di diritto soggettivo; i presupposti del pagamento, le esenzioni, le misure, sono determinati direttamente dalla legge e dalle indispensabili deliberazioni generali dei Comuni in funzione parametrica aventi natura costitutiva in assenza delle quali non è possibile procedere alla liquidazione puntuale del contributo; la liquidazione del contributo deve essere effettuata alla stregua della disciplina vigente al momento del rilascio del titolo edilizio; nessuna tutela delle aspettative del privato richiedente può essere fondata sulla previsione di future normative di favore; le disposizioni che introducono esenzioni o riduzioni contributive sono di stretta interpretazione.
Consiglio di Stato, sezione IV, 5 marzo 2021, n. 1875

Telefonia mobile – Impianti - Localizzazione (Legge 22 febbraio 2001, n. 36, articolo 8)
Alle Regioni ed ai Comuni è consentito - nell'ambito delle proprie e rispettive competenze - individuare criteri localizzativi degli impianti di telefonia mobile (anche espressi sotto forma di divieto) mentre non è loro consentito introdurre limitazioni alla localizzazione, consistenti in criteri distanziali generici ed eterogenei.
Tar Lazio, Roma, sezione II quater, 3 marzo 2021, n. 2591

Disabilità – Assistenza – Luogo di lavoro (Legge 5 febbraio 1992, n, 104, articolo 33)
In tema di assistenza alle persone disabili, il diritto previsto dall'articolo 33 Legge n. 104/1992 (di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona con disabilità grave da assistere) non è illimitato e incondizionato ma, come emerge inequivocabilmente dall'utilizzo della locuzione "ove possibile" presente nella norma, deve essere bilanciato con le esigenze organizzative del datore di lavoro.
Tar Puglia, Lecce, sezione II, 4 marzo 2021, n. 3 69

Atti amministrativi – Regolamenti – Impugnazione (Dlgs 2 luglio 2010, n. 104)
Le norme regolamentari devono essere immediatamente ed autonomamente impugnate, in osservanza del termine decadenziale, solo laddove esse siano suscettibili di produrre, in via diretta ed immediata, una lesione concreta ed attuale della sfera giuridica di un determinato soggetto. Le norme regolamentari astratte e generali, suscettibili di ripetuta applicazione e che esplichino effetto lesivo solo nel momento in cui è adottato l'atto applicativo, potranno invece formare oggetto di censura in occasione dell'impugnazione dell'atto che ne fa applicazione.
Tar Veneto, sezione III. 4 marzo 2021, n. 302

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