Professione e Mercato

«Dalla grande crisi si esce con la spinta dell’innovazione»

Gli avvocati hanno risentito molto degli effetti del Covid-19, la pandemia ha bruscamente interrotto il lento recupero che la professione stava registrando negli ultimi anni. Lo racconta il presidente di Cassa forense Nunzio Luciano

di Federica Micardi

Gli avvocati hanno risentito molto degli effetti del Covid-19, la pandemia ha bruscamente interrotto il lento recupero che la professione stava registrando negli ultimi anni. Lo racconta il presidente di Cassa forense Nunzio Luciano sulla base dei dati raccolti dall'ultima indagine Censis sull’avvocatura.

Quali segnali nuovi arrivano dalla professione?

Sia i giovani che la componente femminile, che oramai rappresenta più del 50% degli avvocati in attività, stavano dando interessanti segnali di crescita che credo dipendano soprattutto dalla tecnologia e dall’innovazione; l’arrivo del Covid, ci pone davanti a una grande sfida dove proprio queste due leve possono rappresentare la chiave di volta per la professione del futuro.

Purtroppo la crisi innescata dal Coronavirus ha visto aumentare il senso di pessimismo tra gli avvocati, il 36,9% ritiene peggiorata la propria situazione lavorativa. Io però sono convinto che dalle grandi difficoltà si possono cogliere grandi opportunità, tecnologia e innovazione stanno creando nuove possibilità di lavoro, penso ad esempio alla privacy o al diritto d’impresa. Inoltre la difficoltà negli spostamenti ci ha obbligato ad utilizzare molto di più il web come strumento di lavoro, fatto che ha permesso di cogliere i vantaggi legati al lavoro a distanza, apprezzato da quasi il 70% degli avvocati.

Qual è l’opinione degli avvocati sugli aiuti messi in campo dal Governo, come l'assegno di 600 euro erogato per tre mensilità?

Oltre il 60% degli intervistati ha ricevuto il bonus, ma solo il 14,55% lo ha ritenuto una misura sufficiente, mentre l'85% lo ha trovato inadeguato.

Anche la Cassa ha messo in campo degli aiuti, quali sono stati i più graditi?

Dei 100 milioni in welfare spesi la metà sono stati destinati proprio ad interventi e aiuti per gestire la pandemia. I colleghi hanno molto apprezzato il contributo per i canoni di locazione degli studi , il fondo di garanzia del credito costituito presso la Cassa Depostiti e Prestiti e la polizza Unisalute con copertura Covid .

C’è qualcosa che l’ha colpita in maniera particolare nell’indagine del Censis?

L’indagine sulla popolazione ha evidenziato un aspetto interessante, il 35% degli italiani considera la riforma della giustizia la prima cosa da fare per uscire dalla crisi economica e tornare a crescere, soprattutto per il ruolo che essa gioca nel sostenere e assicurare l’attività economica del Paese.

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