Civile

Protocollo Cassazione-Cnf: nuova integrazione per le memorie difensive e conclusioni del Pm via Pec

La Cassazione ha siglato con la Procura Generale, l'Avvocatura dello Stato e il Cnf un'importante addenda - già operativa - al Protocollo d'intesa per la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Cassazione sottoscritto il 27 ottobre scorso

di Aldo Natalini

La Cassazione il 18 novembre scorso ha siglato con la Procura Generale, l’Avvocatura dello Stato e il Consiglio Nazionale Forense un’importante addenda - già operativa - al Protocollo d’intesa per la digitalizzazione degli atti nei processi civili davanti alla Cassazione sottoscritto il 27 ottobre scorso. Il Protocollo muove dalla necessità di favorire l’avvio con successo del PCT anche in Cassazione, donde la necessità che gli atti processuali già depositati in modalità “analogica” dalle parti siano resi su supporto informatico, affinché possano, in un primo momento essere veicolati in via telematica e così resi disponibili ai magistrati, in un secondo momento, inseriti nell’applicativo ministeriale che sarà nella disponibilità dei consiglieri di cassaizone (cosiddetto desk del magistrato) in servizio presso le sezioni civili della Cassazione e della Procura generale presso la Cassazione. 

L’odierna integrazione si è resa necessaria alla luce dell’entrata in vigore, successivamente alla firma del Protocollo, del decreto legge Ristori uno (Dl n. 137/2020, in fase di conversione in legge), che ha dettato ulteriori disposizioni di semplificazione, digitalizzazione e remotizzazione dell’attività giurisdizionale, anche in sede di legittimità.

Mediante l’“aggiunta” protocollare appena sottoscritta, i depositi degli atti da effettuarsi nel corso del giudizio civile di legittimità ai sensi degli articoli 378, 380-bis, 380.bis.1 e 380-ter del Cpc potranno essere effettuati telematicamente, senza alcun accesso “fisico” presso gli uffici di Piazza Cavour. Il che significa che i difensori, compresa l’Avvocatura dello Stato, trasmetteranno dal proprio indirizzo di posta elettronica certificata risultante dal RE.G.IND.Ele proprie memorie alle cancellerie della Corte, alle segreterie della Procura generale presso la Cassazione e alle controparti processuali mediante copia informatica; con le stesse modalità, i sostituti procuratori generali invieranno via pec le proprie conclusioni scritte alla cancellerie.

Gli atti trasmessi saranno così resi disponibili in via telematica ai consiglieri in servizio presso le sezioni civili della Cassazione e ai magistrati della Procura Generale per la trattazione dei procedimenti civili di legittimità.

I difensori e i Pg avranno cura di conservare l’originale cartaceo dei documenti già inviati telematicamente, depositandolo successivamente nelle forme di rito per l’inserimento agli atti del fascicolo di ufficio.

Sarà onere delle cancellerie della Corte di Cassazione stampare su carta le memorie difensive e le conclusioni scritte inviate telematicamente ed inserirle nel fascicolo processuale con la dicitura “inviata a mezzo PEC”.

La nuova addenda mira a garantire la gestione in modalità da remoto nel periodo emergenziale delle adunanze camerali nella loro completa scansione processuale, senza alcun disservizio e assicurando la sicurezza di magistrati, avvocati e personale amministrativo.

Il format per l’invio degli atti alla cancelleria della Corte

Come già stabilito da precedente protocollo, l’invio a mezzo pec dovrà essere effettuato separatamente per ciascuno dei ricorsi per i quali si è ricevuto avviso di fissazione dell’udienza e il messaggio dovrà contenere la chiara indicazione nell’oggetto del numero del ruolo generale, della sezione, della data di udienza o adunanza, utilizzando l’apposito format per l’invio, pure approvato dai medesimi firmatari del Protocollo.

In particolare la trasmissione di copia informatica degli atti processuali del giudizio civile di cassazione ai sensi del Protocollo di intesa dovrà avvenire dall’indirizzo PEC, risultante da RE.G.IND.E., dei mittenti Avvocato e Avvocato dello Stato e dall’indirizzo PEC della Segreteria della Procura generale presso la Corte di Cassazione all’indirizzo PEC della Cancelleria della singola Sezione della Corte di Cassazione (di cui all’Allegato A) indicando, nell’oggetto della PEC, la data dell’udienza o dell’adunanza ed il numero di Registro Generale del ricorso, secondo il seguente format:

UDIENZA/ADUNANZA: GGMMAAAA NRG: XXXXX-AAAA

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©