Penale

Niente gratuito patrocinio quando la soglia è superata da proventi illeciti

Giampaolo Piagnerelli

No al gratuito patrocinio se l'imputato ha accumulato proventi illeciti tali da precludere l'accesso al beneficio. Lo precisa la Cassazione penale con la sentenza n. 26053/20.

La vicenda - La Corte si è trovata alle prese con un soggetto che aveva proposto ricorso contro il provvedimento del Tribunale che non aveva concesso l'ammissione al gratuito patrocinio. L'ordinanza impugnata secondo il ricorrente sarebbe stata illegittima avendo ritenuto sussistente la presunzione di "supero" di cui all'articolo 76 del Dpr 115/02, trascurando tuttavia che la Consulta avesse dichiarato illegittima la norma.

I Supremi giudici, tuttavia, non hanno fornito alcuna risposta in merito alla pronuncia della Consulta in quanto il diniego al beneficio era palese perché l'imputato aveva accumulato un cospicuo reddito frutto di 40 anni di attività illecita. E ciò risulta in linea con l'insegnamento della sentenza Traiano secondo cui "ai fini dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato il giudice deve tenere presente anche i redditi da attività illecite percepite dall'istante, la cui esistenza può essere provata ricorrendo anche a presunzioni semplici".

Corte di cassazione - Sezione IV penale - Sentenza 16 settembre 2020 n. 26053

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