Amministrativo

Diamanti allo sportello, multe Antitrust a UniCredit e Bpm tagliate del 30%

Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, con due diverse sentenze, affermando che la sanzione risulta irragionevole rispetto alla condotta

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di Francesco Machina Grifeo

Sanzioni Antitrust a UniCredit (4mln) e Banco Bpm (3,35) da tagliare del 30% per pratiche commerciali scorrette commesse nella vendita, nel 2017, di diamanti ai risparmiatori attraverso gli sportelli bancari.

Con due diverse decisioni (nn. 2085 e 2081), la VI Sezione del Consiglio dopo avere confermato il ruolo svolto dagli istituti bancari – "è indubbia la sussistenza della responsabilità della Banca, che non ha svolto il ruolo di mero segnalatore" – ha però affermato che "è altrettanto pacifico che il meccanismo … è stato ideato ed implementato dalle società di vendita dei diamanti, le quali hanno altresì predisposto la relativa documentazione e che si ponevano quali controparti dirette nella compravendita dei preziosi" (i ricorsi delle due società Diamond Private Investment e Fallimento Intermarket Diamond Business sono stati dunque respinti, n. 2082-83).

"Il ruolo della Banca – argomenta infatti il Collegio in modo analogo nelle due decisioni - assume una valenza meno marcata rispetto a quello della società di vendita, essendosi risolto nell'agevolare la vendita dei preziosi (e, come già detto, per tale ragione la stessa è stata giustamente sanzionata)".

Ai fini sanzionatori, dunque, il contributo "illecito ma comunque secondario, della banca non pare poter giustificare l'applicazione di una sanzione quasi doppia a quella inflitta alla società di vendita, che è l'autrice principale dell'illecito, e ciò anche tenuto conto degli ulteriori parametri valorizzati dall'Autorità ed innanzi ricordati".

La sanzione risulta dunque "irragionevole" rispetto alla condotta "effettivamente ascrivibile". "Alla luce di tali considerazioni – conclude il Cds -, ciò che risulta violato è il principio di proporzionalità nella modulazione dell'entità della sanzione; ne consegue che la sanzione deve essere ridotta del 30% rispetto a quella complessivamente irrogata".

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