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Scatta la miniriforma del codice della strada - Tutti gli articoli modificati

Molte le novità dagli autovelox nelle strade urbane a nuovi poteri per gli ausiliari del traffico

di Domenico Carola

La conversione in legge del Decreto Semplificazioni dopo un tour de force che ha visto le commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici del Senato approvare ben 200 emendamenti. non contiene solamente norme volte a semplificare (nomen omen) la burocrazia e l'ordinamento legislativo del nostro Paese. Tra le varie novità che il decreto introdurrà, infatti, troviamo anche una sostanziale riscrittura del Codice della Strada.La mini riforma riguarda diversi aspetti: come gli autovelox in città, implementazioni di percorsi e misure per una "mobilità dolce", provvedimenti per i frontalieri.

Autovelox anche sulle strade locali (Decreto legge 76/2020, convertito dalla legge 120/2020, articolo 49)
AIl legislatore, stavolta, su pressione dei Comuni, è andato molto al di là delle previsioni. Oltre alle numerose modifiche al codice della strada introdotte per favorire la cosiddetta mobilità dolce, nei giorni scorsi il Senato ha scardinato l'ultimo tabù in materia di autovelox, cioè l'impossibilità di usare apparecchi fissi sulle strade urbane di quartiere. Tra qualche giorno sarà possibile installare strumenti per il controllo remoto delle violazioni anche su queste strade (e persino sulle strade locali, sulle strade urbane ciclabili, un'altra novità approvata, e, in teoria, persino sugli itinerari ciclopedonali), previa autorizzazione del prefetto. Una norma che, abbinata al dilagare, spesso indiscriminato, delle zone 30, rischia di provocare valanghe di multe anche in assenza di comportamenti oggettivamente pericolosi.
Ergo, ricapitolando, a differenza di quanto accade sinora, gli autovelox potranno essere montati anche nelle strade di quartiere, e non solo su quelle a scorrimento veloce. Ciò vuol dire che, molto probabilmente, si assisterà a un proliferare di nuove macchinette all'interno dei centri storici, con l'obiettivo di tutelare l'incolumità dei pedoni. Sarà comunque il Prefetto ad autorizzare le installazioni dopo aver valutato la pericolosità delle strade, in modo da poter tutelare pedoni e gli utenti vulnerabili

Nuovi poteri all'ausiliare del traffico
Ma nel codice della strada entra un nuovo articolo, il 12-bis, che consentirà anche ai dipendenti dei Comuni e delle società private che gestiscono la sosta regolamentata o che gestiscono i parcheggi di accertare le violazioni della sosta o della fermata. Lo stesso potere, compreso quello di disporre la rimozione dei veicoli, sarà concesso, incredibilmente, anche ai dipendenti delle aziende municipalizzate o delle imprese addette alla raccolta dei rifiuti urbani e alla pulizia delle strade. In questo caso, però, il potere di elevare multe in materia di sosta o di fermata sarà limitato, bontà del Legislatore, ai casi "connessi all'espletamento delle predette attività". Ciò, però, non vuol dire che potranno farlo solo se l'auto intralcia lo svuotamento di un cassonetto. La norma, infatti, parla anche di "aree limitrofe a quelle oggetto dell'attività di propria competenza che sono funzionali, rispettivamente, alla gestione degli spazi per la raccolta dei rifiuti urbani o alla fruizione delle corsie o delle strade riservate al servizio di linea". Non solo. In tutti i casi per accertare le violazioni sarà possibile ricorrere all'uso della tecnologia digitale e a strumenti elettronici e fotografici. Il potere di elevare multe sarà concesso a persone senza precedenti penali e dopo il superamento "di un'adeguata formazione". A loro sarà conferita, durante lo svolgimento delle proprie mansioni, la qualifica di pubblico ufficiale.
Per il resto il pacchetto di misure approvato si concentra molto, come accennato all'inizio, sulla mobilità dolce. Ed allora vediamo nel dettaglio tutte le novità in arrivo.

Bici contromano
Questa novità era nell'aria da tempo: con ordinanza del sindaco, e previa installazione di apposita segnaletica, sulle strade urbane di quartiere, locali, urbane ciclabili e sugli itinerari ciclopedonali le biciclette potranno circolare contromano, ma solo lungo la cosiddetta corsia ciclabile, già introdotta con il decreto Rilancio, la cosiddetta bike lane, che può essere impegnata anche da altri veicoli, anche quando sono presenti fermate del bus, e che può essere valicabile limitatamente alla necessità di effettuare la sosta o la fermata, ovviamente nel caso in cui vi sia, al di là di essa, "una fascia di sosta veicolare". La corsia ciclabile potrà consentire anche la circolazione contromano. La riforma, infatti, introduce anche la cosiddetta "corsia ciclabile per doppio senso ciclabile", che potrà essere realizzata sulle strade con limite di velocità pari a 30 km/h o su quelle che fanno parte di una zona a traffico limitato. Ciò, incredibilmente, "indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito". Si chiamerà "doppio senso ciclabile" e sarà posta a sinistra rispetto al senso di marcia, "idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi in senso contrario a quello di marcia degli altri veicoli". Inoltre è prevista la realizzazione della "casa avanzata" (in parole povere uno spazio riservato e dedicato esclusivamente alle biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli ai semafori o agli incroci, per garantire maggior sicurezza a chi è in sella alle due ruote).

Debutta la strada urbana ciclabile
Nell'articolo del codice dedicato alla definizione e alla classificazione delle strade c'è una new entry: la strada urbana ciclabile così definita: "strada urbana ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per i velocipedi".

Precedenza alle biciclette
Lungo le strade urbane a senso unico in cui è consentita la circolazione a doppio senso ciclabile, qualora risulti non agevole l'incrocio, i conducenti degli altri veicoli devono dare la precedenza alle bici che circolano sulla corsia ciclabile per doppio senso ciclabile.

Sorpasso di biciclette "a ridottissima velocità"
Lungo le strade urbane ciclabili, nel caso in cui sia necessario sorpassare una bicicletta, bisognerà rallentare e farlo "a ridottissima velocità qualora le circostanze lo richiedano" e comunque "usare particolari cautele al fine di assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza" a causa della "probabilità di ondeggiamenti e deviazioni" da parte della bicicletta.

Bici sulle strade riservate ai bus
A tutto questo si aggiungeranno, poi, le "corsie bici-bus" purché non siano presenti binari tramviari a raso ed a condizione che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 m. I conducenti dovranno dare la precedenza alle bici che transitano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio.

Deroghe al divieto di circolazione con targhe estere
Com'è noto, dalla fine del 2018 le persone residenti in Italia da più di 60 giorni non possono guidare auto con targa estera (tranne il caso in cui il veicolo sia il leasing o in noleggio senza conducente da parte di un'impresa dell'Unione Europea o della Spazio Economico Europeo senza sede in Italia oppure sia in comodato d'uso per rapporto di lavoro o collaborazione con un'impresa sempre dell'Unione Europeo o dello Spazio Economico Europeo). Una norma tranciante che ha stroncato parecchi abusi ma che in questi anni ha provocato parecchi problemi. La miniriforma del codice della strada allarga finalmente le maglie ai casi più eclatanti. In deroga alla regola generale potranno circolare con targa estera i residenti nel comune di Campione d'Italia (enclave italiana in territorio svizzero), il personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni in servizio all'estero, i lavoratori frontalieri o persone residenti in Italia che prestano un'attività di lavoro in favore di un'impresa avente sede in uno Stato confinante o limitrofo, i quali, con il veicolo ivi immatricolato a proprio nome, transitano in Italia per raggiungere il luogo di residenza o per far rientro nella sede di lavoro all'estero; il personale delle Forze armate e di polizia in servizio all'estero presso organismi internazionali o basi militari; il personale dipendente di associazioni territoriali di soccorso, per il rimpatrio dei veicoli immatricolati all'estero". Restano incredibilmente esclusi da questa apertura i veicoli di proprietà di Case automobilistiche estere concessi in comodato a imprese italiane per esigenze di prova dei suddetti veicoli. Un'occasione persa.

Sosta delle auto elettriche
Alle situazioni in cui la sosta e la fermata sono vietate si aggiungono anche "gli spazi riservati alla fermata e alla sosta dei veicoli elettrici". Attenzione, però, una volta terminata la carica bisognerà liberare lo stallo. In queste circostanze, infatti, i comuni potranno prevedere "tariffe di ricarica mirate a disincentivare l'impegno della stazione oltre un periodo massimo di un'ora dal termine della ricarica". Il limite di un'ora non si applicherà dalle ore 23 alle ore 7 con la sola eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata.

Taxi anche a noleggio
Taxi e Noleggio con conducente potranno utilizzare anche vetture a noleggio a lungo termine. Finora era prevista unicamente la disponibilità in leasing.

Collaudi più semplici
Finora ogni modifica delle caratteristiche dei veicoli comportava la cosiddetta "visita e prova" in una sede provinciale della Motorizzazione civile. D'ora in poi il ministero dei Trasporti potrà stabilire, con proprio decreto, le modifiche, anche con riferimento ai veicoli con adattamenti per le persone con disabilità, per le quali la visita e la prova non sono richieste.

Carta di circolazione
La riforma estende a tutti la possibilità di conservare la vecchia carta di circolazione in occasione del passaggio di proprietà di un'auto, circostanza che comporterebbe la sostituzione della vecchia carta di circolazione con il nuovo documento unico. Sarà dunque possibile chiedere la restituzione, a pagamento, del documento di circolazione originale, sul quale sarà apposto un segno di annullamento. La tariffa sarà stabilita dal ministero dei Trasporti.

Attenzione alle nuove "zone scolastiche"
Nelle città debutteranno pure le "zone scolastiche" in prossimità delle scuole. In queste "zone" sarà garantita una particolare protezione dei pedoni e dell'ambiente attraverso appositi segnali. Per esempio, sarà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. Tuttavia, i divieti non si applicheranno agli scuolabus, agli autobus destinati al trasporto degli alunni frequentanti istituti scolastici, nonché ai titolari di contrassegno per disabili. Per chi non rispetterà i divieti delle "zone scolastiche" sono stati pensate pesantissime sanzioni da 164 a 664 euro e in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni in caso di reiterazione.

Almeno una colonnina di ricarica ogni mille abitanti
I comuni dovranno garantire un numero adeguato di stalli in funzione della domanda e degli obiettivi di progressivo rinnovo del parco dei veicoli circolanti prevedendo, ove possibile, l'installazione di almeno un punto di ricarica ogni mille abitanti.

Tricicli oltre 250 cm3 in autostrada
Cade il divieto di circolazione in autostrada (e sulle strade extraurbane principali nei quali è previsto) dei tricicli di cilindrata uguale o superiore a 250 cm3 se a motore termico e comunque di potenza non inferiore a 15 kW, destinati al trasporto di persone e con al massimo un passeggero oltre al conducente".

Prime considerazioni
L'approvazione della mini-riforma del codice è stata spacciata come necessaria per la sicurezza stradale ma in realtà si tratta di un'operazione per risollevare le casse dei comuni. Lo testimonia il fatto che mentre il decreto approvato limita a 30 km/h la velocità nei centri urbani, le biciclette, invece, potranno anche andare contromano (e senza casco) su tutte le strade cittadine. Ed è proprio in questi casi che si sono determinati incidenti anche mortali. Con le norme introdotte, gli autevolox si sostituiscono alle meno punitive e remuneranti e ben visibili segnaletiche orizzontali adottate nella maggior parte di paesi europei, per dare corso a quelle "occulte" e furbe di un paese che concede bonus a pioggia e recupera proventi da azioni a limite della legalità. Tra gli altri provvedimenti adottati nel decreto aumentano i poteri agli ausiliari. Nel mirino i divieto di sosta che fioccheranno molte più multe per divieto di sosta perché i cosiddetti «accertatori e ausiliari della sosta» avranno maggiori poteri di sanzione: queste figure ibride, che non sono operatori di polizia locale, ma a cui i Comuni attribuiscono un potere sanzionatorio che dovrebbe competere soltanto agli operatori, si vedevano spesso contestare le multe, anche sulla base di cavilli, ma la mini riforma in commento rende più chiare le loro competenze e le amplia. Un maggiore controllo sulla sosta delle auto è indispensabile per rendere efficaci i provvedimenti a tutela di bici e piste ciclabili ma dove al momento non c'è nessuna regolamentazione per i monopattini anche questi ormai diventati un pericolo per l'enorme numero di "due ruote" a noleggio che hanno invaso le città.

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