Civile

Liti tributarie, debutta la sentenza digitale: si parte dal Lazio il 1° dicembre

Al traguardo il decreto del dipartimento delle Finanze: operatività in tutta Italia a partire da giugno 2021

di Ivan Cimmarusti


Il ministero dell'Economia accelera sul processo tributario informatico. Dal 1° dicembre nelle commissioni di Roma e del Lazio e dal 1° giugno 2021 nel resto d'Italia entra in vigore il provvedimento giurisdizionale digitale, uno dei "pilastri" – assieme alla firma digitale e alla videoudienza – attorno al quale si sviluppa il nascente contenzioso fiscale telematico.
Il Dm dell'Economia del 6 novembre 2020, a firma del direttore generale delle Finanze Fabrizia Lapecorella, arriva in un momento bollente per il processo tributario, alle prese con la polemica infiammata sull'articolo 27 del Dl Ristori (si veda l'articolo in alto) che in mancanza della videoudienza ha sostanzialmente previsto la discussione «documentale» per le parti, con una apertura sia alla camera di consiglio da remoto sia alla stessa udienza online.
In realtà il progetto Pgd doveva partire a Roma e nel Lazio il 1° luglio scorso, ma la crisi pandemica ha inceppato l'attuazione. Con il provvedimento giurisdizionale digitale si consente la redazione «in formato digitale» e il «deposito telematico» dei provvedimenti del giudice, compresa la sentenza.
Inoltre sarà possibile la redazione del processo verbale di udienza sempre in formato digitale da parte del segretario di sezione oltre alla trasmissione dei fascicoli processuali e degli atti digitali da parte degli ausiliari del giudici.
Stando al decreto, i provvedimenti sono redatti in formato Pdf/A senza limiti per le operazioni di selezione e copia parte, sottoscritti con firma elettronica qualificata o firma digitale. Con l'applicativo Pgd - disponibile sulla scrivania online del giudice - sarà possibile trasmettere il documento tra l'estensore e il presidente, ma anche disporre l'oscuramento dei dati personali secondo la normativa in materia di protezione dei dati personali e trasmettere all'area di lavoro del segretario di sezione i provvedimenti giurisdizionali monocratici o collegiali.
I difensori potranno prendere visione degli atti con la pubblicazione sul Sigit, la piattaforma informatica che consente l'interazione telematica delle procedure del contenzioso tributario. In particolare, il segretario di sezione pubblica digitalmente il provvedimento del giudice mediante deposito nel fascicolo processuale informatico.
La trasmissione del fascicolo tra commissioni di ogni ordine e grado avverrà automaticamente attraverso il Sigit. Diverso il caso per i ricorsi in Cassazione: il trasferimento avverrà con modalità telematiche stabilite da apposite convenzioni stipulate dal Dipartimento delle finanze.
Non resta che attendere le ulteriori valutazioni del Mef sulla camera di consiglio da remoto e sulla videoudienza.

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