Civile

Il danno procurato all'auto va risarcito anche se il mezzo immatricolato 23 anni prima ha un valore commerciale pari a zero

Il danno era emerso in occasione di un raduno di auto elaborate esteticamente

di Giampaolo Piagnerelli

Il risarcimento del danno procurato dal carrozziere all'auto spetta anche se il mezzo danneggiato ha un valore commerciale pari a zero. Lo precisa la Cassazione con l'ordinanza n. 22254/22.

La vicenda. Venendo ai fatti un soggetto ha adito il tribunale di Teramo sostenendo di aver commissionato a una carrozzeria due diversi interventi di modifica e abbellimento estetico dell'autovettura Opel Tigra. Il proprietario dell'auto ha eccepito che la società non avesse eseguito i lavori a regola d'arte, causando difetti rilevati in occasione di un raduno per vetture "tuning" (ossia auto modificate esteticamente rispetto alla versione originale). Ha chiesto il risarcimento del danno con attribuzione delle spese.
La carrozzeria si è costituita eccependo l'infondatezza della domanda.
Il Tribunale ha accolto la domanda condannando la società al risarcimento pari a circa 4mila euro oltre al pagamento dell'ulteriore somma di circa mille euro.
Su appello dell'impresa, la Corte d'appello ha confermato la decisione dei giudici di prime cure ritenendo che l'appellante non avesse dato prova di aver eseguito correttamente l'intervento e che alla parte resistente spettasse il risarcimento danni pari al costo di eliminazione dei difetti causati dall'imperfetta esecuzione degli interventi.

Il verdetto degli Ermellini. La Cassazione - in linea con il verdetto di merito - ha confermato il risarcimento del danno per un'auto di 23 anni, dal valore economico pressoché nullo. Secondo i Supremi giudici viene meno anche il denunciato carattere antieconomico della riparazione, profilo che comunque attinge questioni di merito insindacabili in Cassazione.

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