Penale

Lottizzazione abusiva, sul piano paesistico dell'ente parco prevale il Prg se impone vincoli più stringenti

La pianificazione urbanistica dell'ente locale non può derogare allo strumento di tutela, ma lo può legittimamente "rafforzare"

di Paola Rossi

La forza del vincolo paesaggistico imposto dal piano dell'ente parco se è vero che non consente alla piano regolatore generale di derogarvi non impedisce però che questo possa maggiormente tutelare le aree in zona protetta, compreso escludere alcune aree dalla categoria edificabile prevista dal piano paesistico destinandole ad agricoltura. In tal caso vale la riqualificazione imposta dal Prg.

Non è quindi illegittimo che il reato di lottizzazione abusiva scatti per opere edilizie realizzate nel rispetto della categoria attribuita alla zona dal piano di tutela dell'ente parco, ma che violano le regole del Prg che per le medesime aree prevede la destinazione agricola.

Così la Corte di cassazione - con la sentenza n. 33107/2022 - ha respinto il ricorso che contestava l'accertamento del reato di lottizzazione abusiva, perché il ragionamento dei giudici sarebbe privo di base giuridica. Nella sostanza, secondo la Suprema corte il ragionamento dei magistrati di merito contravverrebbe alla regola secondo cui gli specifici vincoli paesistici prevalgono sempre sulla programmazione urbanistica generale del Comune. I giudici di legittimità fanno, invece, rilevare che va data prevalenza al piano regolatore generale del Comune quando questo stabilisce vincoli più stringenti di quelli stabiliti dal piano dell'ente parco ai fini della tutela paesaggistica.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©