Lavoro

Enel, legittima la revoca degli sconti tariffari dell'80% per dipendenti

Lo ha chiarito la Corte di cassazione con la sentenza n. 9513 depositata oggi specificando che l'agevolazione tariffaria non ha natura retributiva

di Francesco Machina Grifeo

Legittima la disdetta da parte dell'Enel della riduzione dell'80% della tariffa di vendita dell'energia elettrica per i propri dipendenti e pensionati. L'agevolazione infatti (seppure prevista dall'articolo 33 del C.C.L. del 21.2.1989) non ha natura retributiva essendo volta unicamente ad agevolare la fruizione dell'energia nelle famiglie in modo slegato dalla prestazione di lavoro. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 9513 depositata oggi, respingendo il ricorso di un gruppo di ex dipendenti ora pensionati.

Confermata dunque la decisione della Corte di appello di Bari secondo cui "la disdetta dal beneficio scontistico … non violava diritti quesiti degli stessi ed era anche rispettosa dei principi di correttezza e buona fede, confermando, altresì, che l'agevolazione tariffaria non rivestisse natura retributiva". Inoltre, per espressa pattuizione delle parti stipulanti "si trattava di una concessione che ‘non viene computata ad alcun effetto' e non aveva incidenza sul calcolo di istituti contrattuali come le mensilità aggiuntive e il t.f.r., né sulla misura della pensione".

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