Licenziato per assenza ingiustificata anche se sta in carcere
di Marina Crisafi
Per la Cassazione, sebbene la detenzione astrattamente possa rappresentare un motivo idoneo a giustificare l'assenza, l'uomo avrebbe dovuto attivarsi per renderlo noto al datore di lavoro

È legittimo il licenziamento disciplinare per il lavoratore che si assenta per oltre tre giorni senza comunicarne la ragione. E ciò anche se si trova in carcere. La detenzione infatti, pur potendo essere astrattamente un motivo idoneo, non giustifica l’assenza del dipendente, il quale, per rispettare gli obblighi di correttezza e buona fede, avrebbe dovuto attivarsi per renderlo noto formalmente e tempestivamente al datore di lavoro. Questo quanto si ricava dalla sentenza n. 13383/2023 della sezione...
“Salario giusto”, il giudice disapplica il contratto collettivo sotto la soglia costituzionale
di Francesco Machina Grifeo