Giustizia

Cartabia: il voto degli Avvocati nei Consigli non è una pagella

Csm: «È una riforma necessaria e non procrastinabile». Esame avvocato: «decidere cosa tenere e cosa abbandonare»

di Francesco Machina Grifeo

«Nelle proposte del Governo sulla riforma dell'ordinamento è stato previsto un maggiore coinvolgimento della classe forense, ad esempio nei consigli giudiziari, dove attualmente i componenti non togati partecipano esclusivamente alle decisioni relative alle tabelle di composizione degli uffici e alle funzioni di vigilanza». Lo ha detto la Ministra della Giustizia Marta Cartabia intervenendo all'inaugurazione dell'anno giudiziario del Cnf.

"Il disegno di legge C. 2681 – ha proseguito - delega il Governo a intervenire sulla disciplina dei consigli giudiziari e del consiglio direttivo della Corte di Cassazione, per consentire ai membri laici non solo di «partecipare alle discussioni e assistere alle deliberazioni» relative alla formulazione dei pareri per la valutazione di professionalità dei magistrati, ma anche per consentire alla componente degli avvocati, di esprimere un voto unitario in sede di deliberazione sulla valutazione di professionalità dei magistrati, nel caso in cui il consiglio dell'ordine abbia effettuato una segnalazione sui magistrati in verifica (comma 1, lett. a)". "Non si tratta – ha concluso sul punto - di dare le pagelle ai magistrati, ma di offrire loro elementi di riflessione aggiuntivi, provenienti da chi osserva l'operare del giudice da un diverso punto di vista. Anche in questo, magistrati e avvocati potranno collaborare più intensamente nei consigli giudiziari, come del resto già avviene nel CSM".

Riforma Csm necessaria e non procrastinabile - La Ministra ha poi affermato che si "stanno scrivendo i decreti delegati" relativi alle riforme della giustizia civile e penale. "I vari gruppi di lavoro per il processo penale – ha aggiunto - presenteranno entro il 10 maggio uno schema di decreti legislativi; e entro il 15 maggio si concluderanno i lavori per l'attuazione della delega civile". Per quanto riguarda poi la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm che "oggi impegna il Parlamento" – ha aggiunto - la giurisdizione deve sempre parlare attraverso tutte le sue componenti. Come sapete il testo è stato già approvato Cdm e ora siamo impegnati in un'opera di cesello, attraverso un confronto serrato con le forze politiche, per arrivare ad un accordo su un testo condiviso il prima possibile". "I tempi sono stretti – ha proseguito -, in vista del rinnovo del prossimo Csm, ma abbiamo in agenda una fitta successione di incontri nelle prossime settimane, per sciogliere i nodi tuttora presenti". "È una riforma necessaria e non procrastinabile - ha aggiunto Cartabia -, lo abbiamo tutti ribadito emblematicamente con un lungo e scrosciante applauso in Parlamento quando il Presidente della Repubblica, nel discorso di insediamento rivolto alle Camere, ha sollecitato l'urgenza di questa riforma. L'impegno a portare a temine questa riforma è volto a rafforzare la credibilità e l'autorevolezza di un organo costituzionale, il cui volto è stato sfregiato da scandali, che hanno contribuito a far perdere la fiducia dei cittadini verso la giustizia e verso la magistratura. Il legislatore è a fianco della magistratura che – consapevole della necessità di un percorso di auto-rigenerazione e di rinnovamento interno – vuole iniziare a scrivere una nuova pagina della storia della giustizia in Italia".

Inoltre con riferimento alla guerra in Ucraina, Cartabia ha detto che l'Italia, insieme agli altri paesi dell'Unione europea, "è accanto all'Ucraina con una pluralità di azioni che si muovono su diversi fronti: con gli aiuti materiali, con l'azione della diplomazia, con la pressione delle sanzioni economiche e finanziarie, con l'accoglienza dei profughi e altre forme di solidarietà. Ma siamo accanto all'Ucraina anche attraverso l'azione del diritto internazionale e della giustizia internazionale che – ne sono certa - si rivelerà decisiva nel tempo. L'Italia è stata tra i primi paesi (ora sono 41, tra cui tutti quelli dell'Unione europea) a chiedere l'intervento della Corte Penale internazionale, che attraverso il suo procuratore si sta già attivando per svolgere le indagini e per raccogliere le prove sui crimini commessi in Ucraina. Per questo, per dare sostegno – anche attraverso iniziative concrete – all'azione della Corte penale internazionale ieri eravamo riuniti a l'Aja, città internazionale della pace e della giustizia.

Esame avvocato – Cartabia ha poi ricordato che l'anno passato, a causa della pandemia, è partita la sperimentazione di una "formula nuova" dell'esame che sta dando "buoni risultati ed è stata prorogata anche per il prossimo anno". "Credo – ha proseguito - che sia giunto il momento di aprire una riflessione sulle sperimentazioni avviate in tempo di pandemia, per decidere cosa trattenere e cosa abbandonare". Cartabia ha poi ricordato, "con un certo orgoglio", che per questa sessione sono state introdotte "importanti novità anche per i candidati con disabilità e disturbi specifici di apprendimento. Da più di dieci anni la legge riconosce la dislessia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici dell'apprendimento, che possono rappresentare ostacoli per la vita quotidiana e professionale di tanti giovani. In collaborazione con la ministra per le disabilità finalmente ci siamo fatti carico di questi problemi, che si diffondono in misura crescente".

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