Famiglia

Per il debito di uno dei coniugi è sottoposto a esecuzione l'intero bene ricadente nella comunione legale

All'altro coniuge resta salva la corresponsione, in sede di distribuzione, della metà del ricavato lordo della vendita

di Mario Finocchiaro

Per il debito di uno dei coniugi, correttamente è sottoposto ad esecuzione per l'intero il bene ricadente nella comunione legale con l'altro coniuge, con conseguente esclusione di ogni irritualità o illegittimità degli atti della procedura, fino al trasferimento del bene a terzi, non potendosi riconoscere al coniuge non debitore il diritto di caducare tali atti, né quello di ottenere la separazione di parti o quote del bene staggito o di conseguire dalla procedura esiti diversi dalla vendita per l'intero, salva la corresponsione, in sede di distribuzione, della metà del ricavato lordo della vendita, dovuta in dipendenza dello scioglimento, limitatamente a quel bene, della comunione senza quote. Lo ha precisato la Sezione III della Cassazione con l' ordinanza 4 gennaio 2023 n. 150.

I precedenti
Nello stesso senso, la natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi comporta che l'espropriazione, per crediti personali di uno solo dei coniugi, di un bene (o di più beni) in comunione abbia ad oggetto il bene nella sua interezza e non per la metà, con scioglimento della comunione legale limitatamente al bene staggito all'atto della sua vendita od assegnazione e diritto del coniuge non debitore alla metà della somma lorda ricavata dalla vendita del bene stesso o del valore di questo, in caso di assegnazione, Cassazione, sentenza 4 marzo 2013, n. 6575, in Guida al diritto, 2013, fasc. 13, p. 28, con nota di Sacchettini E., Il comproprietario vanta solo un diritto di credito su metà della somma lorda ricavata dalla vendita.
Analogamente, in altre occasioni si è affermato:
- la natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi comporta che l'espropriazione, per crediti personali di uno solo di essi, di uno o più beni in comunione abbia ad oggetto la res nella sua interezza e non per la metà o per una quota; ne consegue che, in ipotesi di divisione, è esclusa l'applicabilità sia della disciplina sull'espropriazione dei beni indivisi (articoli 599 ss. Cpc) sia di quella contro il terzo non debitore, Cassazione, ordinanza 24 gennaio 2019, n. 2047 ove la precisazione che non era consentito al giudice disporre la separazione, ai sensi dell'articolo 600 Cpc, della quota spettante al coniuge comproprietario non debitore, né circoscrivere la vendita ad una porzione del tutto, poiché si doveva, invece, procedere ex articolo 720 Cc alla vendita o all'attribuzione dell'intero complesso, costituendo esso una singola unità immobiliare in comunione, nel caso in esame non comodamente divisibile;
- per il debito di uno dei coniugi, correttamente è sottoposto a pignoramento per l'intero il bene, pure se in parte compreso nella comunione legale con l'altro coniuge, con conseguente esclusione di ogni irritualità o illegittimità degli atti tutti della procedura, fino alla aggiudicazione ed al trasferimento di quello in favore di terzi compresi, nonché con esclusione della fondatezza della pretesa del debitore esecutato e dell'opponente originaria non solo di caducare tali atti, ma pure di separare di quel bene parti o quote o di conseguire dalla procedura esiti diversi dalla vendita per l'intero, salva la corresponsione al coniuge non debitore, in sede di distribuzione, della metà del ricavato lordo di essa, dovuta in dipendenza dello scioglimento, avutosi sia pure in via eccezionale limitatamente a quel bene, ma per esigenze di giustizia ed all'atto del decreto di trasferimento, della comunione legale in parola, Cassazione, sentenza 31 marzo 2016 n. 6230, in Rivista esecuzione forzata, 2016, p. 330.

La comunione legale senza quote
In termini generali, si è precisato - tra l'altro:
- la natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi permane sino al momento del suo scioglimento, di cui all'articolo 191 Cc, allorquando i beni cadono in comunione ordinaria e ciascun coniuge, che abbia conservato il potere di disporre della propria quota, può liberamente e separatamente alienarla, essendo venuta meno l'esigenza di tutela del coniuge a non entrare in rapporto di comunione con estranei, Cassazione, sentenza 5 aprile 2017, n. 8803, in Giurisprudenza italiana, 2018, c. 590, con nota di Giannaccone M., Il fallimento di uno dei coniugi e lo scioglimento della comunione legale;

Comproprietà con terzi
- qualora un bene immobile, oggetto della divisione, appartenga a coniugi in regime di comunione in comproprietà con terzi, la comunione legale dei coniugi persiste, pur se ne muta l'oggetto: non più la quota indivisa, ma i beni assegnati in proprietà ai coniugi per effetto della stessa divisione; ne consegue che se la divisione è inserita nel processo di espropriazione per un debito di uno solo dei coniugi comproprietari, l'espropriazione comporterà il venire meno della comunione legale sui beni attribuiti nella divisione ai coniugi unitariamente, ma tale risultato si realizzerà solo in sede esecutiva come se, fin dall'origine, fosse stato sottoposto a pignoramento un bene appartenente a loro, per intero, in regime di comunione, Cassazione, ordinanza, 23 luglio 2020, n. 15692.

Il merito
Per i giudici di merito:
- nel senso che il pignoramento immobiliare di un bene immobile in comunione legale tra coniugi deve riguardare l'intero immobile, senza indicazione di quote, anche quando siano esecutati ambedue i coniugi, a pena di improcedibilità dell'esecuzione forzata, Tribunale di Tivoli, sentenza 25 novembre 2020, in Rivista esecuzione forzata, 2021, p. 718, con nota di Tedoldi A, e di Del Torchio F., «Errare humanum est ...»: i vizi immaginari dell'espropriazione forzata immobiliare;
- per la precisazione che il creditore di un coniuge deve pignorare l'intero cespite in comunione legale con facoltà di soddisfarsi solo sul ricavato nei limiti della quota spettante al coniuge obbligato, mentre l'interesse del coniuge non obbligato è tutelato dal diritto di far propria la rimanente parte del cinquanta per cento del ricavato, Tribunale di Piacenza, sentenza 20 ottobre 2011, in Giur. merito, 2012, p. 391, con nota di Macagno G. P., L'espropriazione forzata su beni della comunione legale per debiti personali di uno dei coniugi, nonché in Famiglia, persone e successioni, 2012, p. 509, con nota di Baroncini V., Espropriazione forzata e comunione legale dei beni;
- per il rilievo che nel procedimento esecutivo promosso dal creditore personale di un coniuge, va respinta l'istanza di vendita della quota pari al cinquanta per cento di un immobile in comunione legale, in quanto il creditore deve agire esecutivamente sull'intero cespite, soddisfacendosi sul ricavato della sua vendita, nei limiti della quota del coniuge esecutato, Tribunale di Trapani, sentenza 15 marzo 2005, in giurisprudenza di merito, 2005, p. 1287.
In termini parzialmente diversi, rispetto alla giurisprudenza di legittimità ricordata all'inizio, cfr., altresì, nel senso che nel caso il creditore di uno dei coniugi in regime di comunione legale abbia pignorato il bene per l'intero, se ne potrà disporre la vendita senza avviare alcun giudizio di divisione; ai creditori verrà assegnata la sola metà del ricavato e la restante metà andrà versata al coniuge non debitore; qualora invece il procedente abbia pignorato la quota della metà, si dovrà dar corso al giudizio divisionale e, una volta accertata la non comoda divisibilità dei beni staggiti, si dovrà procedere alla vendita dell'intero in sede di giudizio divisionale, Tribunale di Ascoli Piceno, sentenza 17 gennaio 2011, in Dir. e lav. Marche, 2011, fasc. 1, p. 136.
Sempre in argomento, si è affermato, altresì:
- in caso di comunione legale dei beni, ed esecuzione immobiliare, la vendita dell'intero immobile non può essere evitata neanche in presenza di opposizione di un comproprietario, salvo che lo stesso dimostri la praticabilità delle alternative, ossia fornisca la prova della comoda divisibilità del bene oppure faccia richiesta di assegnazione dell'intero bene dietro versamento di un conguaglio di importo pari al valore della quota degli altri comproprietari, Tribunale di Reggio Emilia 7 ottobre 2009, in, in Questioni diritto famiglia, 2010, fasc. 1, p. 123, con nota di Mastromatteo A., Quando il creditore personale del coniuge prende (o perde)... quota;
- per aggredire legittimamente la «quota ideale» spettante al singolo coniuge in regime di comunione legale, occorre che il suo valore sia calcolato non già per ogni singolo cespite, bensì con riferimento all'intera massa della comunione legale, in maniera che l'azione esecutiva dei creditori particolari, pur svolgendosi su ciascun bene per l'intero, non gravi complessivamente per un ammontare di valore superiore alla metà dell'intero patrimonio in comunione, Tribunale di Trapani, sentenza 15 marzo 2005, in Giurisprudenza di merito, 2005, p. 1287;
- a norma dell'articolo 189, 2º comma Cc, il creditore particolare di uno dei coniugi ha facoltà di aggredire per l'intero uno o più beni della comunione legale, ai fini della soddisfazione del proprio credito, sino al valore corrispondente a quello spettante al coniuge debitore sull'intera massa comune, Tribunale di Cassino, sentenza 7 gennaio 2005, in Nuovo diritto, 2005, p. 239, con nota di Lotito G., L'art. 618 bis c.p.c. e l'opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c. - Creditore particolare del coniuge in regime di comunione legale ed esecuzione forzata ex art. 189, 2º comma c.c.

La dottrina
In dottrina, sulla questione specifica, oltre Sacchettini E. op. cit., tra i numerosi contributi cfr: Acone M., Espropriabilità dei beni della comunione legale per i debiti personali di uno dei coniugi: un passo avanti ed uno indietro della Corte di cassazione, in Foro italiano, 2013, I, c. 3274; Costa C., Responsabilità della comunione per debiti personali dei coniugi: ancora non chiaro il concetto di quota, in Nuova giurisprudenza civile commentata, 2013, I, p. 663; Pilloni M., L'espropriazione "integrale" dei beni del coniuge in regime di comunione legale, in Rivista diritto processuale, 2014, p. 790; Santagada G., Espropriazione forzata dei beni in comunione legale per debiti personali del singolo coniuge, in Rivista esecuzione forzata, 2014, p. 568.

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