Professione e Mercato

Curatori dei minori e più accordi: cambiano gli avvocati della famiglia

Da mercoledì 22 giugno ai nuovi procedimenti si applicano le norme introdotte dalla riforma: corsi per formare i professionisti. Negoziazione assistita per le liti sui figli delle coppie di fatto<br/>

di Valentina Maglione e Valeria Uva

Danno più spazio agli avvocati nelle controversie familiari, con ruoli in parte diversi da quelli tradizionali, le novità che la riforma civile (legge 206/2021) fa debuttare per i procedimenti che saranno avviati da dopodomani, mercoledì 22 giugno. Si tratta del primo step di un riordino complessivo: per la maggior parte delle norme – che includono la creazione del tribunale unico per le persone, per i minorenni e per le famiglie e la previsione di un rito unificato – la riforma detta solo i principi e i criteri di delega, che dovranno essere tradotti in disposizioni dai decreti legislativi del Governo, da adottare entro il 24 dicembre 2022.

A partire ora sono invece alcune novità urgenti per “razionalizzare” i processi di famiglia, che gli avvocati familiaristi vedono con favore. Sempre da mercoledì la riforma introduce anche alcune novità in materia di esecuzione forzata.

I curatori

Vanno nella direzione di delineare una nuova funzione per gli avvocati che si occupano di diritto di famiglia le disposizioni che aumentano i casi in cui va nominato e i poteri del curatore speciale del minore. Si tratta di un soggetto incaricato di rappresentare e assistere il minore: dal giudice potranno ora essergli attribuiti poteri di rappresentanza sostanziale ed è previsto che ascolti il minore.

La legge non prescrive i requisiti per chi intende ricoprire il ruolo di curatore speciale del minore, ma l’avvocatura si sta attrezzando, con corsi di formazione ed elenchi tenuti dagli Ordini. «Ci aspettiamo nuove occasioni di nomina – sottolinea Daniela Giraudo, coordinatrice della commissione diritto di famiglia del Consiglio nazionale forense – l’avvocatura può essere protagonista per preparazione e competenza, ma l’incarico è delicato e va affrontato con una preparazione specifica». A breve il Cnf fornirà agli avvocati indicazioni sulla figura del curatore e sulle sue caratteristiche. «È importante svolgere una formazione sul ruolo – anticipa Giraudo – e molti Ordini stanno già erogando corsi in questa direzione».

Su questo fronte anche l’Aiaf (associazione degli avvocati per la famiglia e i minori) è attiva da tempo: «Da anni organizziamo corsi per i curatori speciali dei minori – afferma la presidente, Cinzia Calabrese – perché siamo convinti che debbano avere competenze specifiche e una formazione adeguata. Quella del curatore è un’attività molto importante, che richiede di rapportarsi con il minore e di ascoltarlo, di relazionarsi con i genitori e con i loro difensori e con gli operatori dei servizi sociali. In alcuni tribunali i curatori sono già coinvolti in molti procedimenti che riguardano i minori, ora la prassi sarà estesa a livello nazionale».

La nomina del curatore speciale del minore è prevista anche nei procedimenti di allontanamento dei figli dalla famiglia, che si svolgeranno sotto il controllo del giudice. «La riforma – osserva Calabrese – ha confermato la posizione di parte processuale del minore, il quale ha diritto di essere assistito nei procedimenti che lo riguardano, nel rispetto del contraddittorio e del diritto di difesa».

La negoziazione assistita

Da tutta la riforma «emerge un nuovo ruolo dell’avvocato, come persona di fiducia dell’assistito che cerca di risolvere il conflitto», ragiona Lorenza Cracco, avvocata specializzata in diritto di famiglia e fondatrice dello studio legale Crclex. La riforma punta sulla negoziazione assistita dagli avvocati che, dalla data di mercoledì, si potrà usare non più solo per le separazioni e i divorzi, ma anche per chiudere con un accordo le controversie che riguardano i figli nati da coppie di fatto. «Una modifica necessaria – rileva Cracco – perché non ha senso doversi rivolgere al tribunale per le coppie non coniugate quando gli accordi chiusi in studio su separazioni e divorzi sono sempre di più». Lo conferma l’Istat, per cui gli accordi su separazioni e divorzi conclusi nel 2021 con la negoziazione assistita dagli avvocati sono stati l’8,8% in più di quelli del 2019.

Una posizione condivisa anche da Giraudo che però ritiene ci sia ancora uno steccato da abbattere: quello del gratuito patrocinio non ancora possibile nella negoziazione assistita, ma previsto dalla legge delega da attuare con un decreto legislativo. «Senza il gratuito patrocinio la coppia si rivolgerà per forza di cose al tribunale, dove è ammesso, ma questo comporterà ulteriori costi pubblici per l’erogazione di tutti i servizi».

La riforma subito in vigore

1. Affidi
Controllo del giudice

Cambiano i presupposti per emettere i provvedimenti di allontanamento dei figli minori dalla famiglia. Debutta inoltre un nuovo procedimento, che prevede l’immediato avviso al pubblico ministero presso il tribunale per i minorenni e poi la convalida da parte del tribunale per i minorenni, con la comparizione delle parti. Sono fissati termini in tempi stretti per i diversi passaggi: se non vengono rispettati, il provvedimento di allontanamento perde efficacia

2. Competenza
Nuovo riparto

Si amplia la sfera d’azione del tribunale ordinario, che diventa competente per i procedimenti in materia di responsabilità genitoriale, anche se instaurati su ricorso del Pm, se è in corso o anche se viene avviato in seguito tra le parti un giudizio di separazione o di divorzio o sul riconoscimento del figlio o sulla responsabilità genitoriale. Il tribunale per i minorenni deve adottare, entro 15 giorni, le misure temporanee urgenti per il minore e trasmettere gli atti al tribunale ordinario

3. Per i minori
Curatore speciale

Più spazio al curatore speciale del minore, ruolo spesso ricoperto dagli avvocati. Va nominato se il Pm chiede la decadenza dalla responsabilità genitoriale dei genitori o se un genitore chiede la decadenza dell’altro, in caso di affido o di pregiudizio del minore o se lo chiede il figlio di almeno 14 anni. Il giudice può nominare il curatore se i genitori appaiono inadeguati temporaneamente a rappresentare il figlio. Il giudice può attribuirgli poteri di rappresentanza sostanziale

4. Risarcimenti danni
Per ogni giorno di violazione

Il giudice, nelle controversie insorte tra i genitori sull’esercizio della responsabilità genitoriale o sulle modalità dell’affidamento, quando rileva gravi inadempienze o atti che danneggiano il minore o ostacolano la corretta applicazione delle modalità dell’affidamento, può disporre il risarcimento danni a carico di un genitore nei confronti dell’altro anche individuando la somma giornaliera dovuta per ciascun giorno di violazione

5. Ctu
Nuove professionalità

Negli albi dei consulenti tecnici istituiti presso i tribunali dovranno sempre essere inclusi esperti in neuropsichiatria infantile, psicologia dell’età evolutiva e psicologia giuridica o forense. I requisiti (alternativi) per i nuovi esperti sono: comprovata esperienza professionale su violenza domestica e contro i minori; titoli di specializzazione o post-universitari; aver lavorato per almeno cinque anni con i minori

6. Coppie di fatto
Negoziazione assistita

La convenzione di negoziazione assistita dagli avvocati potrà essere utilizzata non più solo per separazioni e divorzi, ma anche per le questioni che riguardano i figli nati fuori dal matrimonio: affidamento e mantenimento dei minori e mantenimento dei maggiorenni non autosufficienti. Si potrà usare anche per l’assegno chiesto ai genitori dal figlio maggiorenne non autosufficiente e per gli alimenti

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©