Rassegne di Giurisprudenza

Decreto 231, l'assoluzione dell'imputato del reato presupposto non esclude la responsabilità dell'ente

a cura della Redazione Diritto

 

Persona giuridica - Responsabilità da reato degli enti - Autonomia dell'illecito - Assoluzione dell'autore del reato presupposto - Irrilevanza – Art. 8 D.lgs. n. 231 del 2001.
In caso di revisione della sentenza, avente ad oggetto la responsabilità dell’ente ai sensi del decreto 231 per contrasto di giudicato (art. 630 comma 1 lett a, cpp), qualora in separato giudizio si sia pervenuto all’assoluzione della persona fisica per il reato presupposto, è sempre necessario verificare se la ricorrenza del fatto illecito sia stata accertata, discendendo l’inconciliabilità del giudicato solo dalla negazione del fatto storico e non anche dalla mancata individuazione della persona fisica del suo autore. Ciò in quanto ai sensi dell’art. 8, del d.lgs. n. 231 del 2001 la responsabilità dell’ente sussiste anche quando l’autore del reato non è stato identificato.  (Nel caso di specie l'accadimento dell'infortunio sul lavoro è stato accertato nella pronuncia assolutoria, rimanendo non individuate le figure dei responsabili dell'accaduto e, sebbene la responsabilità 231 dell'ente dipenda dal reato della persona fisica, funzionalmente legata all'ente, non si può addivenire alla revoca della sentenza di patteggiamento della società, nel difetto dei presupposti dell'istituto)
• Corte di Cassazione, Sezione 4 Penale, 10 marzo 2023, n. 10143

Persona giuridica - Società - D.lgs. n. 231 del 2001 - Declaratoria di non punibilità ex art. 131bis cod. pen. del reato presupposto - Accertamento autonomo della responsabilità amministrativa - Presupposti - Verifica della sussistenza del reato - Necessità.
In tema di responsabilità degli enti ai sensi del d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, qualora nei confronti dell'autore del reato presupposto sia stata applicata la causa di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis cod. pen., il giudice deve procedere all'autonomo accertamento della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l'illecito fu commesso, che non può prescindere dalla verifica della sussistenza in concreto del fatto di reato, non essendo questa desumibile in via automatica dall'accertamento contenuto nella sentenza di proscioglimento emessa nei confronti della persona fisica.
• Corte di Cassazione, Sezione 3 Penale, Sentenza 28 febbraio 2018, n. 9072

Persona giuridica - Società - In genere - Responsabilità da reato degli enti - Separazione delle posizioni di alcuni imputati - Assoluzione di uno degli autori del reato presupposto - Conseguenze sulla contestazione dell'illecito nei confronti dell'ente - Indicazione.
In tema di responsabilità da reato degli enti, la separazione delle posizioni processuali di alcuni degli imputati del reato presupposto per effetto della scelta di riti alternativi non incide sulla contestazione formulata nei confronti dell'ente né riduce l'ambito della cognizione giudiziale; da ciò consegue che dall'assoluzione di uno degli imputati del reato presupposto, non per insussistenza del fatto, non discende automaticamente l'esclusione della responsabilità dell'ente, dovendo il giudice procedere ad una verifica del reato presupposto alla stregua dell'integrale contestazione dell'illecito formulata nei confronti dell'ente, accertando la sussistenza o meno delle altre condotte poste in essere dai coimputati nell'interesse o a vantaggio dell'ente. (Fattispecie in tema di corruzione).
• Corte di Cassazione, Sezione 6 Penale, Sentenza 25 ottobre 2017, n. 49056

Persona giuridica - Società - Responsabilità da reato degli enti - Autonomia dell'illecito - Assoluzione dell'autore del reato presupposto - Irrilevanza - Ragioni.
In tema di responsabilità da reato degli enti, all'assoluzione della persona fisica imputata del reato presupposto per una causa diversa dalla rilevata insussistenza di quest'ultimo, non consegue automaticamente l'esclusione della responsabilità dell'ente per la sua commissione, poiché tale responsabilità, ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs. n. 231 del 2001, deve essere affermata anche nel caso in cui l'autore del suddetto reato non sia stato identificato.
• Corte di Cassazione, Sezione 5 Penale, Sentenza 9 maggio 2013 n. 20060