Professione e Mercato

Il valzer di poltrone negli studi legali

di Elena Pasquini

Alcuni movimenti tra studi fanno pensare alle porte girevoli di un hotel: raccontano bene quanto sia delicato l'equilibrio nelle organizzazioni di persone e come siano in perenne trasformazione per loro stessa natura.

Il caso pratico è quanto accaduto nei giorni passati. In Simmons & Simmons cambia la composizione del dipartimento contenzioso Italia: alla sua guida è appena stato nominato Leonardo Giani. L'avvocato era entrato appena sei mesi fa in studio, portando con sé da Baker McKenzie, dove era partner nel gruppo di dispute resolution, un team di altri due professionisti. Aveva ottenuto la qualifica di socio e da subito gli era stata affidata la responsabilità del team di insurance litigation in Italia. Oltre 15 anni di esperienza nel contenzioso, focus particolare sul diritto assicurativo, clienti di alto profilo: conoscenze e competenze unite all'esperienza in controversie di responsabilità professionale e dei pubblici ufficiali, D&o, medical malpractice, danni ambientali, responsabilità da prodotto e campagne di richiamo e sinistri property.

L'annuncio della sua nomina arriva quasi a braccetto con quello dell'arrivo in Baker McKenzie dell'avvocato Francesco Maruffi. Nuovo local partner del dipartimento di Dispute resolution, lascia Simmons & Simmons, dove era partner e coordinava un team di financial litigation. L'avvocato è specializzato nel contenzioso bancario e finanziario e ha una vasta esperienza nell'assicurativo, assistendo importanti compagnie assicurative in relazione a responsabilità di prodotto, assicurazione sulla vita, danni alla proprietà e sinistri. L'area dispute resolution è tra quelle considerate di centrale importanza per Baker McKenzie per l'assistenza globale ai propri clienti, come conferma il responsabile della practice, Gianfranco Di Garbo, e a livello globale comprende oltre 900 avvocati in 47 Paesi; in Italia sono 17 i professionisti del team specializzato, dislocati tra Milano e Roma.

Nell'ambito della riorganizzazione interna, arriva anche la notizia della nascita del focus team Sport in BonelliErede, gruppo di lavoro cross-practice guidato dal socio Marco Maniscalco. Al suo interno opereranno i partner Francesco Anglani, Giovanni Guglielmetti, Marco Olivieri, Riccardo Ubaldini, Enrico Vaccaro IG Gianfranco Veneziano nonchè un «nutrito gruppo», fanno sapere dallo studio, di associate.
Di loro competenza saranno i contratti di cessione e compravendita del diritto alle prestazioni degli atleti professionisti, l'assistenza dinanzi ai collegi arbitrali e agli organi della giustizia sportiva, la gestione dei diritti d'immagine oltre a sponsorizzazioni e gestione di diritti televisioni e di proprietà intellettuale.

Altro elemento essenziale nel governo delle organizzazioni è il monitoraggio e quello appena concluso in EY ha dato la misura dell'attività nell'ultimo anno. Sono 24 i nuovi partner, quasi 1.400 le persone assunte e 570 i giovani stagiaire. L'investimento sulle nuove competenze ha fatto sì fossero erogate 179mila ore di formazione, in parallelo all'investimento strategico per la crescita del sistema economico in cui lo studio opera attraverso la promozione di Alleanza per lavoro del futuro, il patto tra imprese, università e scuole per favorire lo sviluppo di nuove competenze nel mondo del lavoro.
I professionisti legal interessati dall'ingresso nella partnership dal 1 luglio sono tre: Francesco Bonichi, Franco Grilli Cicilioni, Alessandro Padula. Tutti vanno a rafforzare la struttura Tax&Law di EY, che in Italia conta 850 professionisti.

L'innovazione, d'altro canto, è un argomento da non aggirare. Di sicuro non è secondario in Portolano Cavallo, studio legale selezionato tra i 15 luoghi di lavoro più innovativi d'Italia dall'istituto Great Place to Work® Italia: la ricerca sui ‘Best Workplaces Italia for Innovation', che ha coinvolto 127 aziende ascoltando la voce oltre 109mila collaboratori nel mondo. Oltre alla focalizzazione su aree come digital&technology e Life Sciences, lo studio ha adottato una piattaforma di intelligenza artificiale che si occupa delle attività a basso valore aggiunto.

In vista di settembre, intanto, Clifford Chance cerca giovani talenti. Il 4 ottobre torna a Milano l'open day, alla sua quarta edizione, e al momento sono aperte le selezioni dei 35 studenti di giurisprudenza che potranno entrare negli uffici e confrontarsi con i professionisti dello studio. Tra questi, selezionati sulla base del curriculum vitae e del percorso universitario, alcuni potrebbero essere scelti per degli stage trimestrali e, chissà, per un'esperienza lavorativa successiva (come è accaduto al 25% dei partecipanti alla scorsa edizione). Tutte le specifiche per l'iscrizione, da inviare entro il 7 settembre, sono sul sito della law firm.

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