Penale

Messa alla prova positiva, sequestro annullato

Lo ha deciso la Cassazione che ha accolto il ricorso dell'imputato

di Patrizia Maciocchi

Con l’esito positivo della messa alla prova i beni sequestrati vanno restituiti all’avente diritto. La Cassazione (sentenza 9850/2023) accoglie il ricorso dell’imputato contro la decisione del Gip, che aveva affermato di non doversi procedere nei suoi confronti per il buon esito della probation, mantenendo il sequestro di un immobile a garanzia di un credito residuo dell’Inps. Una decisione contestata perché la misura, con il proscioglimento, doveva essere annullata.

La Cassazione è d’accordo. Il sequestro preventivo può essere trasformato in conservativo, su richiesta del Pm o della parte civile, solo in caso di condanna, prescrizione compresa. Mentre i suoi effetti cessano con la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere non più impugnabile.

Un principio che va esteso anche all’ipotesi di esito positivo della messa alla prova. E non può essere condivisa la tesi dell’Inps, secondo la quale il buon risultato della probation, che estingue il reato, non sarebbe equiparabile ad una sentenza ordinaria di proscioglimento. Perché l’istituto, con una componente afflittiva che garantisce una funzione preventiva e risocializzante, persegue anche finalità riparatorie compreso il risarcimento del danno. Per la Suprema corte non è così. Il danneggiato potrà tutelarsi in sede civile, senza essere pregiudicato da un proscioglimento che, non essendo fondato su elementi, di prova non è idoneo ad accertare accuse e responsabilità.

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